Sinossi *: Caldo, asfalto, una statale che corre lungo la costa della Sicilia. Provincia di Messina. C’è una donna che cammina. Avanti e indietro lungo la 113, due corsie che collegano Patti e Gioiosa Marea. All’inizio chi le passa affianco urla qualcosa in dialetto. Poi, la riconoscono. È Annarita Sidoti. È chidda chi cammina, quella che cammina. Quella che da queste parti è una leggenda. E non solo da queste parti.
Campionessa, atleta, marciatrice. Sul tetto del mondo, con l’oro attorno. Donna, madre, studentessa. Moglie, amica, compagna. Siciliana, italiana, di tutti. Simbolo e, allo stesso tempo, patrimonio personale della propria famiglia. Una storia semplice è la storia di Annarita, marciatrice italiana, campionessa Mondiale e Europea. Uno “scricciolo d’oro” come l’ha definita Candido Cannavò, direttore storico della Gazzetta dello Sport.
Una donna dalla generosità e dalla tenacia incredibile, come la definisce chi l’ha conosciuta. Un’amica e una mamma sorridente, generosa, altruista, determinata. In tutte le situazioni della vita: durante le gare, negli allenamenti, nei ritiri di oltre 200 giorni l’anno. Nella maternità. nell’amore per la propria terra. Nella malattia.
Un viaggio, una vera e propria marcia all’interno della sua vita con testimonianze di amici, familiari, ex compagne e allenatori. La strada di Annarita raccontata passo dopo passo. In tutte le sfaccettature di una donna che ha lasciato un segno in coloro che l’hanno incontrata. Tra trofei, sorrisi, soddisfazioni professionali e personali. In Sicilia, in Italia e nel mondo.