Sinossi *: Vite da sprecare si svolge in Sicilia nel 1976 e racconta quella che è passata alla storia come la “strage di Alcamo Marina”, in cui furono barbaramente assassinati due giovani carabinieri.
Vite da sprecare è innanzitutto la storia della morte di quei due uomini: l’appuntato Salvatore Falcetta di 35 anni e il carabiniere semplice Carmine Apuzzo, appena diciannovenne.
I due militari furono uccisi nel sonno la notte fra il 26 e il 27 gennaio e fin da subito le versioni ufficiali fornite dalla stessa Arma dei Carabinieri non convinsero né la stampa né tantomeno l’opinione pubblica.
Vite da sprecare è anche e soprattutto la storia di altri cinque uomini, alcuni all’epoca ancora minorenni, ingiustamente accusati e costretti a confessare un crimine che non hanno commesso e per il quale sono stati, in seguito, condannati a svariati anni di prigionia (Giuseppe Vesco, Giovanni Mandalà, Enzo Ferrantelli, Gaetano Santangelo e Giuseppe Gulotta).
A dare maggiore forza e verità alla storia ha contribuito l’ex brigadiere dei carabinieri Renato Olino che, dopo oltre tre decenni, ha deciso di raccontare tutta la prima fase delle indagini e degli interrogatori.
Vite da sprecare è la storia di una strage senza colpevoli, ancora oggi avvolta nelle nebbie di uno dei tanti misteri di questo Stato e delle sue oscure trame.
La storia di una strage che ha visto coinvolte, secondo alcuni collaboratori di giustizia e un ispettore di polizia, le peggiori forze antidemocratiche del Paese: Cosa Nostra; la famigerata organizzazione paramilitare “Stay Behind - Gladio”; i servizi segreti “deviati”; i gruppi neofascisti.