Recensioni di :
- A MANO DISARMATA - Una giornalista, la vita e la giustizia


Sinossi *:
Da cronista dell’edizione romana di un grande quotidiano nazionale, “La Repubblica”, Federica Angeli prende in mano la sua vita e decide di usarla, senza risparmio, in una causa civile: la lotta ai clan mafiosi che infestano una parte della Capitale, Ostia, dove lei stessa vive. La sua arma è e sarà sempre la penna. Questo film ci racconta le tappe di una vera e propria sfida alla malavita, iniziata nel 2013 e non ancora finita. In un susseguirsi di colpi di scena, possiamo vivere con lei le sue paure, a tratti la sua disperazione, i momenti di solitudine e la straordinaria solidarietà ricevuta dal web, dagli studenti, da alcuni magistrati, dalla parte onesta della politica e dai carabinieri della sua scorta.
Un racconto puntuale, incalzante, senza respiro, scritto in collaborazione con Federica Angeli, una Erin Brockovich tutta italiana che non dimentica mai la sua dimensione di donna, di madre e di moglie contesa alla serenità famigliare. Con una straordinaria Claudia Gerini.
Il maxi processo per mafia contro i clan di Ostia inizia il 6 giugno 2018. Un anno dopo il film al cinema.

Cast

Interpreti:
Claudia Gerini (Federica Angeli)
Francesco Venditti (Massimo Coluzzi)
Mirko Frezza (Calogero Costa)
Francesco Pannofino (Riccardo Torrisi)
Rodolfo Lagana' (Rocco Costa)
Gaetano Amato (Matteo Martella)
Nini Salerno (Maresciallo)
Giorgio Gobbi (Peppe)
Emanuela Fanelli (Chiara Colombo)
Milena Mancini (Alessia Angeli)
Maurizio Mattioli (Guido Serra)
Massimo De Francovich (Egidio Angeli)
Daniele Monterosi
Francesco Iozzo

NOTIZIE 'A Mano Disarmata'

Libri


Libro sul film "":
"A Mano Disarmata. Cronaca di Millesettecento Giorni sotto Scorta"
di Federica Angeli, 373 pp, Baldini + Castoldi, collana I Saggi, 2018
Siamo a Ostia, nel 2013, e tra gli abitanti di quei palazzi c'è anche Federica Angeli, cronista di nera per le pagine romane di «la Repubblica», che in quella periferia è nata e cresciuta. Da tempo si occupa dei clan locali e ha subìto gravi minacce. Sa quindi come è fatta la paura, ma crede che l'altra faccia della paura sia il coraggio. Se i vicini rientrano obbedienti al comando del boss, lei decide di denunciare ciò che ha visto. Dal giorno dopo la sua vita è stravolta: per la sua incolumità le è assegnata una scorta, eppure nessuna intimidazione fa vacillare la sua fede in un noi con cui condividere la lotta per la legalità. La storia giudiziaria di cui è protagonista fino alle più recenti sentenze ci parla di una possibile seppur faticosa vittoria, confermando che tutti insieme possiamo alzare la testa e cambiare in meglio. Federica Angeli ha ottenuto questa vittoria con l'unica arma che possiede, la penna, e in queste pagine ci racconta le tappe di una vera e propria sfida alla malavita, nel solco di un giornalismo nobile, illuminato di etica civile, che non compiace mai null'altro che la verità, con una coerenza a tratti severa. In un susseguirsi di colpi di scena, viviamo con lei le sue paure, a tratti la disperazione e i momenti di solitudine. La sua testimonianza puntuale, incalzante, senza respiro non dimentica mai la sua dimensione di donna, di madre e di moglie contesa alla serenità famigliare. Una serenità che, ispirata dalla "Vita è bella" di Benigni, Federica Angeli riesce magicamente a preservare, coinvolgendo i figli in un gioco alla guerra.
prezzo di copertina: 17,00



Note:
Il film sostiene il progetto “Moviement - Al Cinema. Tutto l’Anno”.

NOTE FEDERICA ANGELI
É una sensazione strana quella che si prova a vedere la propria storia trasformarsi in un film. L’idea di trasformare il mio libro e la mia storia in un film è stata del mio collega Paolo Butturini. Conosceva il regista che si è subito appassionato e si è impegnato perché questa storia venisse raccontata. "Il tuo impegno e la tua lotta devono diventare da esempio per tutti", mi disse Bonivento.
A Paolo devo davvero molto, è grazie alla sua intuizione se il film si è realizzato, oltre ad Andrea Di Nardo, il produttore della Laser film che si è davvero appassionato alla mia storia e ha preteso che venisse raccontata con rigore e fedeltà rispetto alla sceneggiatura che ho contribuito a scrivere.
In questi mesi di lavoro ho conosciuto persone straordinarie. La prima è Claudia Gerini, l'attrice che interpreterà me. La sua bravura sul set mi ha lasciato scena dopo scena a bocca aperta. Gran parte della riuscita di questo film è dovuta a lei. Siamo diventate amiche, abbiamo pianto e riso insieme, rivissuto miei momenti durissimi in una simbiosi che raramente mi è capitata nella vita. È stata capace di prendere per mano questa storia e di farla vivere con una intensità pazzesca.
Tra le persone che meritano un mio speciale ringraziamento e che porterò sempre con me c'è Chiara Della Longa, l'aiuto regista. Una donna di una forza e di una bravura mai visti. Precisa, meticolosa, puntuale, ha saputo tenere un set con una professionalità e un impegno incredibile.
Francesco Venditti (mio marito nel film) è un uomo di una dolcezza e di una sensibilità rare oltre a essere un attore molto molto bravo. E poi gli attori fantastici che hanno interpretato i miei tre bimbi, cuccioli bravissimi che porterò sempre nel mio cuore. Queste sono le persone da cui ho imparato tanto su come si fa un film in questi mesi.

CRONOLOGIA EVENTI
23 maggio 2013 - Vengo sequestrata in una stanza e minacciata di morte per essere entrata con una telecamera in uno stabilimento balneare di Ostia gestito dal clan Spada, che la pubblica amministrazione (corrotta) gli aveva dato.
16 luglio 2013 - Assisto a una sparatoria avvenuta sotto casa mia (Ostia) tra due clan rivali: il clan Spada e il clan Triassi. Sono l’unica testimone oculare che va a denunciare ai carabinieri quanto avevo visto.
17 luglio 2013 - L’Ucis (il comitato del Viminale che decide per le scorte) mi assegna una scorta.
20 luglio 2013 - Esce la mia inchiesta su Repubblica online sui clan di Ostia, con tutti i collegamenti con la pubblica amministrazione. Qui il filmato delle minacce di morte
Inizia una serie infinita di minacce. Ad esempio, nell’ottobre del 2013, a mio figlio maggiore viene fatto il segno della croce in strada dal boss Carmine Spada. 
Novembre 2014 - La procura arresta tutti i personaggi che cito nella suddetta inchiesta per corruzione, concussione con l’aggravante dell’articolo 7 (metodo mafioso).
Dicembre 2014 - Qualcuno bussa alla mia porta di casa e da sotto la porta fa scivolare benzina. Ero a casa con i miei bambini, 16 del pomeriggio. 
Le minacce proseguono e non cessano praticamente mai: via Facebook, per strada, etc etc
Gennaio 2016 - Il presidente della Repubblica Mattarella mi nomina Ufficiale al merito della Repubblica Italiana per il mio impegno contro la mafia.
25 gennaio 2018 - 32 componenti del clan Spada vengono arrestati per associazione a delinquere di stampo mafioso.
19 febbraio 2018 - C’è la mia testimonianza in aula contro Armando Spada, per le minacce e il sequestro nello stabilimento balneare, e contro Paolo Papagni, imprenditore balneare di Ostia: anche lui nel corso dell’inchiesta, mi ha minacciata pesantemente.
19 aprile 2018 - Vado a testimoniare in aula contro Spada per il tentato duplice omicidio cui ho assistito nel 2013.
15 maggio 2018 - Il giudice sentenzia che il reato con cui Armando Spada è stato mandato a processo, è stato formulato male. Per il giudice non si è trattato di semplice “minaccia aggravata”, ma di “violenza privata”. Rimanda dunque gli atti al PM per riformulare il reato. 
6 giugno 2018 - Inizia il maxi-processo per mafia contro i clan di Ostia.
11 ottobre 2018 - Paolo Papagni viene condannato in primo grado a 4 mesi di reclusione per tentata violenza privata nei miei confronti. 
Novembre 2018 - Le mogli del clan Spada minacciano di uccidere i miei figli e l’Ucis dispone la scorta anche per i miei tre bambini.
Aprile 2019 – Parte un nuovo processo contro Armando Spada e Aldo Papalini, ex vertice dell’ufficio tecnico del Municipio di Ostia, per la sottrazione dello stabilimento balneare Orsa Maggiore dal Cral Poste Italiane, in favore della società Blu Dream, di cui Spada era socio di fatto.

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