Sinossi *: Colline di Romagna 1914: qui, in una realtà rurale che si va risvegliando da secolari vincoli di potere, riaffiora un mondo sensuale e pagano ricco di pratiche arcaiche. La vita, l’amore, la guerra e la morte scorrono sul fuoco alimentato dalla passione femminile. Bérbablù, tombeur de femmes, è il suonatore d’organetto, Renzino la sua spalla; Arfur la volpe di quelle montagne, Mufina e Didoni i suoi accoliti. Maria la ragazza di città con la macchina fotografica. Alvisi l’agrario di recente fortuna. L’osteria di Tedesca, prodiga ostessa, è il naturale punto di raccordo, mentre su tutti primeggia Norma, la donna che sa agitare il fuoco del destino. L’uccisione di Barbot, sacrestano e musicista cui Bérbablù deve arte e affetto, lo spinge alla ricerca dell’assassino proprio mentre si sta innamorando della giovanissima Lucia. Bérbablù dovrà incontrarsi e scontrarsi con Arfur e rivedere scorci della propria infanzia, dal momento in cui compare sulla scena il mellifluo e feroce principe Salviati. La passione per Lucia però lo porterà a scontrarsi con un mondo dove misticismo, superstizione e follia risulteranno tanto invincibili alla ragione quanto la guerra che scompaginerà tutto.