Note:
"Black Star" è liberamente ispirato ad una vera squadra di calcio di rifugiati, la "Liberi Nantes Football Club". Ho conosciuto la squadra nel 2007 su un polveroso campo di calcio della periferia romana in occasione di una partita contro una squadra di ragazzi romani. In campo appariva uno striscione: “FREE TO PLAY” c’era scritto. Credo che la suggestione di partenza del film sia stata proprio in quel “liberi di giocare”; l'aspirazione cioè ad uno spazio di gioco che è anche di vita e di espressione. Un bisogno comune a tutti, che vale per un campo su cui giocare ma vale per la vita, per il lavoro, per il talento e per l’amore; vale per un rifugiato, per un clandestino, ma anche per un qualunque ragazzo italiano. Tutti cerchiamo la nostra strada, il nostro destino e una dimensione di vita da vivere liberamente. E tutti allo stesso modo questa possibile libertà la sentiamo minacciata dalla precarietà e dalla paura.