Sinossi *: Ilaria è nata e cresciuta in Senegal, dove suo padre dirige ancora un’azienda con la quale esporta pesce congelato. Crescendo, Ilaria si è resa conto che l’oceano stesse cambiando: i fondali si facevano sempre più silenziosi e privi di vita. Ilaria ha portato con sé questo personale senso di perdita fino a quando decide d’interrogare vari specialisti: biologi, pescatori artigianali od ancora presidenti di associazioni, per capire perché il mare che aveva conosciuto da bambina non è più lo stesso. Con il susseguirsi dei confronti, Ilaria si rende conto che l’unica persona alla quale avrebbe dovuto rivolgersi sin dall’inizio era invece suo padre, così da capire se l’attività di famiglia fosse in parte responsabile dei cambiamenti subiti dall’oceano. Per questo Ilaria decide di tornare dove tutto ebbe inizio: in Senegal.
"Breath" si sviluppa attraverso i confronti tra Ilaria e suo padre, ma anche grazie ai contributi di altri cinque personaggi. Tutte voci diverse e dagli intenti sfumati che si fondono in una sola: quella del mare. È un film che racconta di come cambiamento climatico, inquinamento e pesca industriale siano collegati e di quali siano le conseguenze sociali innescate dal depauperamento dell’oceano. Inoltre, "Breath", è un documentario che fa luce sull’intrinseca contraddizione dell’essere umano, fornendo poche e concrete soluzioni ma soprattutto una progressione narrativa che porta sia all’accettazione che al perdono. Tramite una narrazione sia fattuale che emotiva, "Breath" non riavvicina soltanto una figlia al proprio padre, ma anche l’uomo al mare.
Note:
Progetto vincitore del 3° MEDIA Talent On Tour - Premio Europa creativa, promosso da Istituto Luce.
Progetto selezionato a - MedMeetings WIPS 2023, Euromed Docs Market, Meditalents, Green Film Lab.