Sinossi *:
Violenza contro le donne e bullismo omofobico: di questo tratta Ferita di Parola.
Chiara ed Enrico, diciassettenni , si vogliono bene e prendono parte ad un corso di scrittura di parole per musica organizzato dal liceo. Un corso che li obbligherà a delle scelte importanti. Un corso su poesie di Rimbaud, frequentato anche da Daniele e Luigi, coppia di studenti straordinariamente bravi in matematica e gay. Il racconto è dal punto di vista di Stefania, blogger a cui piacciono i women’s studies e che è segretamente invaghita di Lorenzo, il poeta del quarto anno del liceo scientifico. Si lavora per un concerto da tenere nell’auditorium a fine anno …

Ferita di Parola, un lungometraggio diretto da Riccardo Cannone, è stato realizzato grazie alla collaborazione di non professionisti del cinema: diciotto studenti del penultimo anno dei licei scientifico e classico hanno scritto la sceneggiatura , hanno scelto scenografie e costumi, hanno interpretato il film, tutto senza avere nessuna esperienza precedente. Ferita di Parola nasce da un corso di cinema tenuto ad Andria per il liceo scientifico Riccardo Nuzzi, e per il liceo classico Carlo Troya. La musica è stata composta per il film dalla band Ovest di Tahiti, i cui componenti si sono diplomati nei licei solo lo scorso anno. Ferita di Parola si è avvalso della consulenza del Centro Antiviolenza Riscoprirsi , della Polizia di Sato e della Questura di Bari, del commissariato di Polizia di Andria. Il lungometraggio girato in Puglia è stato reso possibile grazie al contributo della Banca di Andria di Credito Cooperativo, con il sostegno e il contributo delle imprese private: Gemitex, Andra, Alicino- tenuta Montevitolo, Segial, Idro Center, Sgarra teloni. La produzione esecutiva è dell’associazione culturale Malearti.



Note:
Il film è stato realizzato nell’ambito del corso di cinema tenuto da Riccardo Cannone per i Licei, Scientifico e Classico, tutor interno Giammaria Brunetti; è stato inserito nell’ambito della alternanza scuola- lavoro.

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