Sinossi *:
Puglia immediato dopoguerra: Giordano Ricci è un omone dalla barba ispida che smina i campi di Torre Canne. Nessuno si oppone a questa sua attività perché a causa di “certe malinconie passate a cui i medici non hanno saputo trovare rimedio neanche con la scossa” Giordano è da tutti considerato un malato di mente – in quanto tale più sacrificabile di una persona sana. Le uniche a preoccuparsi sono le vecchie zie che gestiscono la fabbrica di confetti di famiglia. La vita di Giordano cambia all’improvviso con l’arrivo di una lettera da Bologna. La mittente è sua cognata Lilliana, vedova di suo fratello da pochi mesi, amata segretamente durante l’adolescenza. Giordano, felice, non esita ad invitarla nella grande masseria di Torre Canne suscitando le ire delle zie...

Cast

Interpreti:
Neri Marcoré (Nino Ricci)
Antonio Albanese (Giordano Ricci)
Katia Ricciarelli (Lilliana Vespero)
Angela Luce (Suntina Ricci)
Marisa Merlini (Eugenia Ricci)
Robert Madison (Enzo Fiermonte)
Tony Santagata (Ugo Di Dante)
Manuela Morabito (Estrelita)
Sandro Dori (Notaio Colliva)
Mia Benedetta (Maria Grazia)
Valeria D'Obici (Mamma di Clara)
Pino Calabrese (Il Preside)
Patrizio Pelizzi (Sfollato del Popolo)
Simone Merini (Amico di Clara alla sua Festa)
Dante Marmone
Danilo Maria Valli (Contadino)
Fabio Frisenda
Carla Magda Capitanio (Sfollata)
Nicola Valenzano

Soggetto:
Pupi Avati

Sceneggiatura:
Pupi Avati

Musiche:
Riz Ortolani

Montaggio:
Amedeo Salfa

Costumi:
Francesco Crivellini

Scenografia:
Simona Migliotti

Effetti:
Danilo Bollettini

Fotografia:
Pasquale Rachini

Suono:
Piero Parisi

Aiuto regista:
Lorenzo Ciccinato

Produttore:
Antonio Avati

Direttore di Produzione:
Cristina Bravini

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NOTIZIE 'La Seconda Notte di Nozze'

Libri


Libri correlati:
"La Seconda Notte di Nozze"
di Pupi Avati, 137 pp, Mondadori, collana Piccola biblioteca oscar, 2005
prezzo di copertina: 8,40



Note:
Il film è tratto da uno spunto autobiografico del regista. La coppia formata da Liliana e lo scapestrato figlioletto è legata ai ricordi dell'adolescenza di Pupi Avati. Infatti la madre del regista rimase vedova piuttosto giovane ed amiche e parenti la spingevano a rifarsi una nuova vita ed a conoscere uomini nonostante la sua ritrosia. La madre usava il piccolo Pupi per "coprire la ritirata" in caso di incontri con pretendenti inadatti.

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