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I problemi dell'ambiente, giovani e politica nel documentario "L' Italia del Nostro Scontento" di Elisa Fuksas, Francesca Muci e Lucrezia Le MoliSinossi *: “
L’Italia del Nostro Scontento” è suddiviso in tre capitoli.
La sezione dedicata all’ “
Ambiente” è affrontata da
Elisa Fuksas.
Si tratta di un viaggio attraverso il nostro paese: la gente che lo abita, le sue storie e le sue opere, tutto questo per raccontare come negli ultimi cinquant’anni l’Italia si sia trasformata.
Come il costume sociale, l’incremento demografico, lo sviluppo industriale, l’abitudine all’abusivismo, i piani edilizi scellerati, che oggi potrebbero drammaticamente trovare nuovo vigore nelle ultime proposte del governo, abbiano inciso sull’ambiente fisico dell’Italia e di conseguenza, sulla sua gente. Che l’ambiente influenzi l’uomo e le sue azioni è teoria largamente diffusa e condivisa in sociologia e letteratura.
Il capitolo “
Giovani” affrontato da
Francesca Muci, ci portera’ in giro per l’Italia, alla scoperta dei profili più disparati, con lo scopo di scattare una fotografia che colga lo spirito del tempo.
Giovani per sempre e adulti prematuri, stretti tra mode, paure e mercato.
Il viaggio nell’Italia sarà complementare al viaggio “nelle” persone. Proveremo a vedere l’Italia attraverso gli occhi dei suoi giovani inquilini, con il supporto delle domande che volta per volta verranno poste, nella speranza di creare un dibattito aperto.
In questo modo forse riusciremo a conoscere meglio il nostro Paese attraverso le parole, i gesti e gli sguardi di chi lo vive quotidianamente. Con gioia e dolore, con fatica e passione, con leggerezza e rabbia e con stupidità e seria voglia di cambiare.
Il capitolo "
Politica" de “
L'Italia del Nostro Scontento” infine, che vede alla regia
Lucrezia Le Moli, vuole fare il punto su alcune realtà e contraddizioni del nostro tempo, intervistando e confrontandosi con persone qualunque ma appassionate, e poi con rappresentanti della cosiddetta "società civile". Gente comune e professionisti, studiosi e studenti, lavoratori e disoccupati chiamati a rispondere ad una serie di domande per capire di cosa parliamo quando parliamo di politica.