Sinossi *: L’attività artistica può servire ai detenuti non solo come occasione di rielaborazione delle proprie esperienze o come “antidoto” alle mortificazioni imposte dalla vita carceraria: in alcuni casi, può porre le basi per una vera e propria metamorfosi dell’individuo che, una volta fuori, potrà ripartire proprio da questo tipo di attività svolta in carcere nel faticoso processo di ricostruzione della propria identità.Il focus del documentario è: illustrare il percorso didattico e umano affrontato dai detenuti in questo difficile “viaggio”, dentro le mura del carcere ma anche fuori (attraverso l’esempio di alcuni detenuti che, anche una volta scontata la loro pena, hanno deciso di proseguire l’attività artistica o comunque hanno messo a frutto quel tipo di esperienza trovando dei lavori per loro impensabili nella loro “vita precedente”).In particolare, il film si concentrerà sul laboratorio letterario imperniato sui racconti del Pentamerone, i l“Cunto de li cunti” di Giambattista Basile, che ha visto coinvolti nel Paese diversi istituti penitenziari.