Sinossi *: Quando in Italia si sente dire “Allegria!” si pensa subito a Mike Bongiorno, il padre della televisione italiana e il re dei quiz. Nato a New York nel 1924 da una famiglia italo-americana, Mike è stato uno dei principali protagonisti del piccolo schermo sin dal primo programma trasmesso dalla Rai nel 1954. Ha iniziato a fare il presentatore in giovanissima età e della sua lunga carriera si conoscono le tappe, le sfide, i successi. Meno i presupposti, i sacrifici, la solitudine. Diviso fra Stati Uniti e Italia, fra padre e madre, fra guerra e ricostruzione, ciò che Mike ha vissuto si allaccia inevitabilmente alla storia del nostro Paese, da lui scelto per mettere radici e formare la sua famiglia. Il racconto si apre nel 1971: Mike è all’apice della popolarità grazie a Rischiatutto e da qui si snodano a ritroso i capitoli più significativi della sua parabola, in un armonico
alternarsi tra la cornice, costituita da un’approfondita e dinamica intervista televisiva, e i diversi flashback che prendono il via dall’infanzia a New York per arrivare anno dopo anno all’incontro con Daniela Zuccoli, la ragazza che sposerà nel 1972 e che resterà al suo fianco fino all’ultimo giorno.
Note:
PRIMA PUNTATA
All’apice del successo di Rischiatutto, Mike Bongiorno accetta di partecipare a un’intervista in cui si racconta al suo pubblico. Il primo ricordo prende le mosse dal crollo di Wall Street nel 1929, quando Philip Bongiorno viene costretto a separarsi dalla moglie, Enrica Carello, affinché possa risollevarsi dalle ingenti perdite economiche subìte. Enrica ritorna quindi nella sua Torino insieme al piccolo Mike. Ma non si tratta di una parentesi. Una volta lasciata New York, la donna non vorrà più tornarvi, costringendo Mike a restare in Italia e a perdere i contatti col padre. Gli anni a Torino non saranno facili per lui. Muove i primi passi nello sport e come giornalista, si diploma, ma all’improvviso tutto si ferma con l’arrivo della guerra. L’attività di staffetta partigiana e il suo passaporto americano lo portano prima in carcere a San Vittore, dove anche Enrica viene imprigionata, e poi in diversi campi di concentramento. Esperienze durissime senza nemmeno la possibilità di avere notizie della madre, a cui scrive immaginandola nella loro casa a Torino. Mike corre più di una volta il rischio di essere fucilato e dopo due anni, grazie a uno scambio di prigionieri, i nazisti lo rimandano a casa, ma non a Torino bensì a New York.
SECONDA PUNTATA
Nel 1945, magro come un chiodo, Mike approda nella baia di New York passando di fianco a Ellis Island dove suo nonno Michelangelo, campano di origine, era sbarcato cinquant’anni prima facendo così tanta fortuna da consentire a Philip di diventare un avvocato di successo. Philip, nel frattempo, si è risposato e Mike, ora ventenne, si trova a dover creare ex novo e non senza incomprensioni un rapporto con lui, preso tra il desiderio di proseguire gli studi e la necessità di costruirsi un futuro in America con le sue sole forze, da americano che si sente però anche italiano. Inizia come speaker alla radio e nella pubblicità. Resta affascinato da quel rivoluzionario mezzo di comunicazione che è la neonata televisione e che presto diventerà il suo mondo. Quando rientra a Torino dopo otto anni, la tv in Italia non è ancora una realtà, ma ci sta lavorando il giovane Vittorio Veltroni. Sarà lui a coinvolgerlo. Il 3 gennaio 1954 Mike Bongiorno inaugura l’inizio delle trasmissioni della Rai - Radiotelevisione Italiana con Arrivi e partenze, cui seguiranno molti altri programmi: da Campanile sera a Lascia o raddoppia?, alle undici conduzioni del Festival di Sanremo, compresa l'edizione del 1967 segnata dalla morte di Tenco. Da qui, la popolarità abbandona Mike per una fase, si sente isolato, fuori tempo. Riesce però a risollevarsi ancora una volta con Rischiatutto, il programma che ha cambiato la storia dei quiz televisivi in Italia e che con i suoi primati incorona Mike come uno dei più talentuosi uomini di spettacolo della sua generazione. Al successo come conduttore si aggiunge quello personale: costituire con Daniela quella famiglia unita e felice che lui non aveva potuto avere.