Sinossi *: Mohamed è un giovane ragazzo africano che vive alla periferia di Parigi, si mantiene facendo saltuari lavori di pulizie, e vive in un appartamento inisieme ad altre 5 persone. E' uno dei tanti immigrati arrivati in Europa clandestinamente, attraverso la "porta Sud", quella del Mediterraneo. Apparentemente è un ragazzo come tanti, ma la sua storia ha dell'incredibile. Mohamed infatti, è arrivato in Italia -e precisamente a Lampedusa - dopo un viaggio spaventoso: è rimasto per quasi una settimana in mezzo al Mar Mediterraneo (tra la Libia e la Sicilia) aggrappato ad una tavola di legno. E' l'unico sopravvissuto tra le 47 persone che sono partite con lui, su un gommone di trafficanti di uomini. Nei 6 giorni di viaggio, ha visto impazzire, rassegnarsi, lasciarsi andare e morire, man mano uno ad uno tutti i suoi compagni di viaggio. Tutte le imbarcazioni incontrate mentre il gommone cominciava a imbarcare acqua e poi a sfaldarsi, si erano allontanate alle loro richieste di aiuto. Tranne una, quella di Vito Cittadino, un brioso e coraggioso capitano Mazarese, che ha salvato Mohamed, quando ormai era in fin di vita. Mohamed ha poi ottenuto il permesso umanitario, come rifugiato in Italia, ma non trovando lavoro, è andato in Francia, da alcuni parenti. Lì però non avrebbe il permesso di lavorare. Il capitano Vito ricorda che questo salvataggio è stato davvero un caso, un miracolo. A quel ragazzo pensa spesso: dice che è stato il più speciale dei salvataggi. Quel giovane è come un figlio, perchè è come se Vito gli avesse dato la vita: “E' una fortuna trovare una persona così: prima di tutto per lui che si è salvato, ma anche per me, che mi sento come un graziato da Dio, perchè è stato come se attraverso di lui ho fatto un miracolo!" Il capitano, venuto a conoscenza della difficile situazione attuale del ragazzo, tramite dei conoscenti comuni, lo ha invitato a raggiungerlo a Mazara del Vallo, e gli ha promesso di insegnargli il mestiere di pescatore e tenerlo a lavorare con sè.