Fondazione Fare Cinema
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Diario dal set del film "Focaccia Blues"


Diario dal set del film
Lino Banfi e Renzo Arbore
La casa di Renzo è già un set di per sé. La sua cucina lo è ancora di più. Lino Banfi è appena arrivato, così come la troupe di Focaccia, per girare alcune scene del film. Tutti in cucina allora!
L’aria è colorata. Renzo a voce alta esclama: “Non c’è nessuno che si occupi del trucco? Mica per me, dicevo per Banfi, che ne ha bisogno”.
Arbore indossa una camicia a righe, ma è “troppo sobria” e decide di cambiarsi per l’occasione. Ne mette una color arancio con grandi fiori bianchi. “Questa è decisamente più adatta. Si intona alla cucina”, dice .
Così, nell’eterna diatriba tra baresi e foggiani, i due amici parlano, recitano, improvvisano. L’uno fa da spalla all’altro e viceversa. Nulla è scritto, ma loro sembrano sapere esattamente cosa dire e in che momento. Il risultato di questo bizzarro pomeriggio in casa Arbore lo si percepisce bene nel film. Verace e genuino proprio come una focaccia pugliese.

Nichi Vendola
Per fortuna oggi si gira in un interno, la pioggia non dà tregua e con il suo rumore farà da colonna sonora a tutta la scena.
Vendola arriva, caffè e subito le prove con Dante Marmone. Nichi non ha avuto il tempo di studiarsi le battute, e le prove sono uno spettacolo perché ogni volta i due attori aggiungono qualcosina. Nichi ormai a suo agio chiede: “la microfonazione è a posto?”. Ciak si gira, e nelle pause aneddoti e occhiata all’orologio. La scena viene ripetuta più volte con una comparsa d’eccezione: Gianluca Arcopinto spettatore di una sala d’essai. Dopo 12 ciak, il regista, il direttore della fotografia e il produttore sono soddisfatti.
Nichi disciplinato e sorridente, saluta e riparte.

Michele Placido
La troupe ritrovatasi per l’ennesima volta è pronta all’interno del Politecnico Fandango. Passano le ore ma di Placido nemmeno l’ombra, la tensione aumenta, poi arriva una telefonata: “..ma Michele aspetta da mezz’ora d’avanti casa, quando arriva la macchina?, ..dall’altra parte del telefono una voce allarmata: “…quale macchina?”. Mandiamo subito un taxi, …panico! “Adesso sarà nervoso, avrà fretta” …e invece dopo pochi minuti lo vediamo arrivare a piedi.
E’ calmo, comprende “l’incidente” e ci tranquillizza. Chiacchiera appassionato con i ragazzi del set sulle sorti del Cinema, poi legge la sua parte e, dopo qualche minuto di trucco, in pochi secondi diventa il proiezionista di "Focaccia Blues".

24/02/2009, 12:35