Festival del Cinema Cittŕ di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia del film d'animazione "Cuccioli
– Il Codice di Marco Polo"


Note di regia del film d'animazione
Con “Cuccioli – Il codice di Marco Polo” abbiamo cercato di fare un film per bambini... questa affermazione puň sembrare tautologica ma molto spesso, come ben sappiamo, nei film di animazione non si pone il giusto grado di attenzione al fatto che si sta raccontando una storia adatta ai piů giovani.
Siamo profondamente convinti che una produzione per bambini – proprio perché si rivolge a un soggetto in via di sviluppo – debba essere di qualitŕ. Con queste premesse ben chiare in testa abbiamo quindi profuso il nostro impegno nella costruzione della storia e dei personaggi, nella composizione della colonna sonora, nel doppiaggio…
L'idea del film ci č venuta circa 3 anni fa e dopo un lungo e accurato lavoro di preparazione finalmente, circa un anno e mezzo fa, abbiamo completato lo storyboard, iniziando quindi il lavoro di costruzione dei personaggi e di animazione. Il lavoro di produzione vero e proprio ha impegnato 424 persone, fra addetti esterni e interni, per 2 lunghi, intensi, entusiasmanti anni.
Gli elementi del film a cui abbiamo inizialmente prestato un'attenzione particolare, oltre naturalmente alla parte grafica/artistica, sono stati lo sviluppo della storia e i personaggi.
Il plot č molto articolato e ha i canoni tipici di una storia per bambini; non č banale ma nemmeno troppo complicata, e la trama lascia spazio a situazioni ed eventi che li interessano. A differenza di alcuni lungometraggi americani abbiamo cercato di far sě che la storia non fosse interrotta troppe volte da effetti “puramente comici” e da divagazioni di vario tipo. Ovviamente la comicitŕ e i personaggi divertenti hanno un ruolo importante nel nostro film, ma queste “dinamiche secondarie” sono state sviluppate senza perdere mai di vista la storia. La cura meticolosa che abbiamo messo nello scrivere la trama del nostro film sono sicuro che verrŕ ben apprezzata oltre che dai bambini anche dal pubblico adulto, lo stesso che – per quanto riguarda la serie televisiva – ne apprezza molto i contenuti.
La fortuna (e l’anomalia) di essere anche attori di teatro, oltre che produttore e regista di un lungometraggio, ci ha permesso di lavorare sul film con migliaia di bambini “veri”, con i quali abbiamo verificato molti dettagli praticamente “in diretta”. Ad esempio durante i lunghi mesi di rielaborazione della sceneggiatura abbiamo girato i teatri delle maggiori cittŕ italiane con uno spettacolo che “raccontava” la storia del film e abbiamo anche fatto delle letture animate per verificare gli effettivi livelli di comprensione della trama.
Abbiamo cercato di mettere in scena dei personaggi complessi e ben costruiti. I sei Cuccioli, con le loro peculiaritŕ e le precise dinamiche che si creano tra loro, ben rappresentano il mondo dei bambini e delle bambine in tutte le loro sfaccettature. La papera vanitosa e un po’ prepotente che si crede sempre al centro del mondo, la gattina saggia, il cagnolino appassionato lettore, il coniglio spaccone, il pulcino che non sa ancora parlare, il ranocchio che vorrebbe, da grande, fare l’attore… in ogni gruppo di bambini tutti si possono rispecchiare in qualcuno dei nostri personaggi.
Nel film appaiono anche dei personaggi negativi – in primis Maga Cornacchia – che hanno anch'essi degli aspetti intriganti. Anche in questo caso abbiamo costruito con attenzione il personaggio della perfida rivale dei Cuccioli, ponendo attenzione ai rapporto che i bambini hanno anche con i cattivi. I due ermellini aiutanti di Maga Cornacchia, invece, come spesso accade sono veramente sciocchi e diventano i protagonisti di molti momenti comici… il che, alla fine, ce li fa quasi diventare simpatici.
In alcuni momenti del film abbiamo giocato a coinvolgere direttamente il pubblico: ad esempio Maga Cornacchia a un certo punto interrompe il suo discorso, guarda dietro di sé e, rivolta ai bambini, chiede loro “Ma voi non direte niente ai Cuccioli, vero?!”. In un altro momento del film i Cuccioli invitano i bambini a compiere determinate azioni, ad esempio a battere le mani e, soprattutto, a non raccontare a Maga Cornacchia cosa stanno facendo. Lo spunto per questo tipo di coinvolgimento attivo dell’audience ci viene dalla nostra formazione teatrale ed č suffragato anche da un lungo lavoro di sperimentazione che abbiamo compiuto qualche anno fa con piů di 2mila studenti.
Un altro dettaglio che abbiamo curato attentamente e del quale siamo molto orgogliosi č la colonna sonora. Un’importante parte delle musiche č stata realizzata in collaborazione con l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento; per questo lungometraggio, a differenza di quanto accade normalmente in Italia per le produzioni cartoon, siamo riusciti a lavorare in synch sulle immagini, creando una colonna sonora che veramente “accompagna” tutti i momenti del film.
Ci fa piacere sottolineare anche la collaborazione con Ska-j, un importante gruppo che suona musica jazz in stile afro-jamaicano, che ha interpretato in maniera molto divertente due canzoni del film.

Sergio Manfio