Parlano i protagonisti di "Baciami Ancora".
La conferenza stampa di “
Baciami Ancora” si è svolta martedì mattina all’
hotel Haessler di Roma. Erano presenti il regista, il produttore ed il cast al completo.
Domenico Procacci ha lasciato parlare gli artisti e si è limitato a precisare che “
Baciami Ancora” è distribuito anche in 5 copie per i non udenti, dal momento che gli sembra assurdo che le persone che vivono un certo handicap debbano aspettare l’uscita in DVD per vedere i film che tutti gli altri possono seguire al cinema.
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Con il seguito de L’Ultimo Bacio e non solo non mi metto in cattedra a parlare di generazioni", ha precisato
Gabriele Muccino, “
semplicemente, infatti, ho voluto parlare di quello che vedo, e quanto è davanti ai miei occhi sono perlopiù persone disorientate non solo in modo esistenziale ma in particolare dai rapporti di coppia. I quarantenni per esempio, come genitori, a causa del malessere che vivono, non sono in grado nemmeno di tutelare abbastanza i loro figli, e questo è un fenomeno molto ampio di cui sento la responsabilità".
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C’è davvero poco di convenzionale in Baciami Ancora", ha continuato. “
La scelta per esempio che alla fine fa il personaggio interpretato da Pierfrancesco Favino ha qualcosa di eroico soprattutto rispetto a quella che è la psicologia del suo personaggio. Poi c’è ancora chi nel film non sceglie la famiglia ma anzi rilancia la sfida di un viaggio dell’anima. Poi c’è chi nella vita non ce la fa, e tornato appunto dal suo tentativo di fuga è peggiorato tanto da non sapere affrontare la realtà; al suo ritorno infatti il personaggio di cui sto parlando non sa nemmeno gestire sé stesso ed il suo rapporto con la vita ed ha un profondissimo bisogno d’amore che quest’ultima non è appunto in grado di assicurargli. Comunque sono tutti personaggi sicuramente ispirati alla realtà, come quello interpretato da Daniela Piazza che non riesce ad avere figli; io ad esempio ho 4-5 amiche in queste condizioni. Il desiderio e la voglia che ha Carlo di tornare dalla moglie poi è nobile e tutt’altro che semplice , e trovo che bisogna compiere un grande processo di crescita per cercare di portare a termine un tale percorso con la costanza che il personaggio persegue".
Tutti gli interpreti presenti hanno parlato del loro ruolo nel film e del rapporto con uno dei registi che negli ultimi anni più ha dato al cinema italiano e più è riuscito giustamente a conseguirne in quanto a fama, rilevanza e successo.
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Credo che sia esistito in tutti questi anni il piacere e l’interesse di scoprire che fine avessero fatto i protagonisti de L’Ultimo Bacio", ha dichiarato
Giorgio Pasotti. "
Noi attori nel frattempo abbiamo fatto tutti un nostro percorso ed è stato molto piacevole ritrovarci cambiati e maturati. Trovo che dirigendo Baciami Ancora per esempio Gabriele stesso si sia messo al servizio non solo del raccontare primariamente una nuova storia ma si sia fidato molto dell’estro di noi interpreti".
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Sul set Gabriele è talmente puntiglioso che tende a sfinirti, ma poi se sopravvivi possiedi una ricchezza in più", ha confidato
Vittoria Puccini; "
è un regista che cerca le emozioni più estreme, e quindi lavorare con un professionista come lui non può che rivelarsi un’esperienza importantissima e molto bella, perché ha la magia di portarti a recitare in modo intensissimo e a capire quindi allo stesso tempo la più intrinseca profondità delle cose. Riguardo al mio personaggio credo che oggi sia una Giulia molto più morbida e meno rigida, più complessa ma anche maggiormente disponibile ad un cambiamento. Prima di affrontare il provino per avere il ruolo che è stato di Giovanna Mezzogiorno, ho guardato circa quindici volte L’Ultimo Bacio, e solo poi mi sono sentita pronta a sostenere una sfida di questo genere".
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Sono molto affezionato al mio personaggio", ha precisato Stefano Accorsi, "
mi ha dato un forte messaggio e spero che lo dia anche al pubblico. Carlo è uno che continua a correre, me lo sono portato dentro in tutti questi anni ed interpretarlo ancora mi ha donato un nuovo vigore; è un uomo particolarmente interessante innanzitutto per la maturazione che compie ma poi anche perché quello che gli succede ad un certo punto del film lo costringe a confrontarsi davvero con sé stesso".
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L’Ultimo Bacio mi ha cambiato la vita", ha rivelato
Sabrina Impacciatore. "
Trovo che in questi anni Gabriele si sia riconciliato non solo con il femminile ma con Livia in particolare. Il mio personaggio infatti non è più tutto d’un pezzo come nel film del 2001 ma è evoluto grazie alla maternità, infatti antepone il rapporto con suo figlio al suo desiderio di rivalsa; certo è rimasta un po’ ingenua per esempio nella sua determinazione di credere di potere salvare il personaggio di cui si innamora. Sul set abbiamo lavorato in modo talmente organico e reale che mi sono resa conto di quanto Livia in questi anni mi ha posseduto, tanto da riuscire a ritrovarmici immersa nuovamente e completamente in questo nuovo film".
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Credo che Baciami Ancora impressionerà il pubblico perché la gente sarà allo stesso tempo in grado di vedere che, come i dieci anni sono passati per i protagonisti del film, lo stesso periodo è trascorso anche per loro che lo guardano", ha dichiarato
Pierfrancesco Favino.
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Paolo non ha trovato nulla di quello che cercava", ha dichiarato Claudio Santamaria, "
non ha più la capacità di sognare e la sua inquietudine è diventata una patologia. Con Gabriele ho sempre avuto l’impressione di lavorare a teatro; Lui cerca sempre di portarsi a casa una scena con un ciak del percorso completo della stessa, anche nonostante gli stacchi che magari intende poi girare e montare. Con lui non puoi nasconderti, ti chiede sempre di aprirti e di dare tutto quello che hai, e certo non puoi e non vuoi tirarti indietro".
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In Baciami Ancora il mio personaggio ha tutta un’altra vita", ha continuato
Daniela Piazza. "
Per interpretarla ho cercato di ricostruire la vita che doveva avere fatto nei dieci anni trascorsi dalle vicende di L’Ultimo bacio".
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Io ero molto intimidita perché mi sembrava appunto di entrare in una festa già iniziata", ha dichiarato la prima new entry
Valeria Bruni Tedeschi, "
ma ho superato il pudore con pochi problemi perché volevo tanto lavorare con un regista come Gabriele Muccino, un uomo ed un artista capace di una visione così profonda dell’essere umano".
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Anche se nel film interpreto la parte di un attore cane, trovo che il mio personaggio riscatti la categoria dell’interprete", ha precisato l’altro “esordiente”
Adriano Giannini. "
Credo che Gabriele sia un regista speciale perché respira con te e ti dà fiducia".
28/01/2010, 17:35
Giovanni Galletta