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Andrea Occhipinti: "La fiducia in Sorrentino è stata ripagata"


Andrea Occhipinti:
E' stato Andrea Occhipinti con una testimonianza sulla sua Lucky Red ad inaugurare il ciclo di incontri "Tutto quello che avresti voluto sapere sulla distribuzione e non hai mai osato chiedere" organizzato a Torino dalla Film Commission Torino Piemonte.

Quattro incontri, quattro film per tre case di distribuzione italiane, con il sostegno della Compagnia di San Paolo: Occhipinti ha portato a Torino il "caso Lucky Red", compagnia nata nel 1987 con la volontà di distribuire in Italia "quei film che girando il mondo come attore mi capitava di vedere e amare, e che puntualmente il nostro mercato non accettava", ha raccontato al pubblico torinese.

"All'inizio - ha confidato, sollecitato da Steve Della Casa, presidente della FCTP - non avevamo soldi per le campagne promozionali e quindi abbiamo puntato su film che trattassero argomenti "caldi", in modo che i media ne parlassero inevitabilmente... Ma da sempre - e ancora oggi - sono i festival il cuore del nostro lavoro: qui veniamo a conoscenza del lavoro di autori sconosciuti, e qui possiamo lanciare i nostri film più interessanti, calibrando con attenzione le scelte e "sperando" per il meglio. Il successo di un film dipende dalla combinazione di moltissimi fattori".

"Tra i maggiori successi professionali ricordo "Magdalene" di Peter Mullan. Avevamo distribuito il suo primo film da regista, "Orphans", che non aveva avuto successo ma che apprezzammo molto. Mi parlò di questa storia nuova, e decidemmo di co-produrlo. Un film in cui nessuno credeva vinse poi il Leone d'Oro a Venezia!".

"A livello commerciale inutile negare che il maggior successo sia stato "The Millionaire", altra pellicola in cui nessuno credeva: ambientato in India e senza un cast noto sembrava un suicidio. Mi sono fidato del regista e della storia, è andata benissimo. Ma poi altri, come "Shine", "I Soliti Sospetti", "In & Out"... per finire con Sorrentino".

"This must be the place" è il caso cinematografico del momento, code al botteghino e sale esaurite per un film italiano. "Venivamo dalla felice esperienza de "Il Divo", ma comunque è stato un progetto complesso: l'investimento economico è stato importante, ma avevamo piena fiducia in Sorrentino. La sceneggiatura era ottima, l'ingresso nel cast di Sean Penn ci ha poi permesso con una maggiore facilità di pre-venderlo sui mercati internazionali garantendoci un "cuscinetto" che ci ha fatto lavorare più tranquillamente. Ma il merito di questo film non è solo nostro, siamo stati tanti a co-produrlo".

Il rapporto di Lucky Red con il cinema italiano è "storico". "Abbiamo fatto esordire tanti registi che poi sono diventati importanti, da Pappi Corsicato a Roberta Torre, da Alessandro Piva a Mimmo Calopresti. Siamo in sala con "Cavalli" e da novembre con "La Kryptonite nella borsa": siamo molto attenti a quanto accade in Italia".

I prossimi appuntamenti:
Giovedì 10 novembre - Cinecittà Luce
Martedì 22 novembre - Lucky Red
Giovedì 15 dicembre - FELTRINELLI REAL CINEMA


21/10/2011, 12:02

Carlo Griseri