Su Rai Storia "Buongiorno, Notte" di Marco Bellocchio
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Buongiorno, Notte” ricostruisce i due mesi di prigionia di Aldo Moro attraverso gli occhi di Chiara, giovane brigatista che si ritrova a fargli da carceriera. Il 16 marzo 1978 Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, venne sequestrato - dopo l'eliminazione della scorta - dal gruppo armato delle Brigate Rosse. Il suo cadavere fu ritrovato il 9 maggio 1978, all'interno del bagagliaio di una Renault rossa, in una strada situata tra la sede della Dc e quella del Partito Comunista.
A questo episodio, si è liberamente ispirato
Marco Bellocchio per il film, in onda su Rai Storia lunedì 2 giugno alle 21.20. Il regista piacentino ha scelto di analizzare il rapporto fra il segregato ed i suoi carcerieri attraverso il punto di vista di Chiara, giovane terrorista preposta alla sorveglianza del prigioniero: la sua vita, divisa tra l'impiego in biblioteca e la gestione della casa - fare la spesa, cucinare, occuparsi dei propri compagni - da una parte, i rituali del “processo” intentato a Moro e l'attesa messianica di una sollevazione delle masse dall'altro. Mentre i telegiornali scandiscono il succedersi degli eventi esterni, Moro va verso la propria fine, non prima che l'immaginazione ci abbia mostrato - nella pagina più bella del film - un esito diverso, egli che va via libero, camminando a passo sostenuto e quasi gioioso per le vie della città.
31/05/2014, 15:00