VACANZE AI CARAIBI - Volgare, senza pretese ma migliore di altri
Neri Parenti rimette su lo squadrone di Natale e si ripresenta con un nuovo film per le feste. Stessa storia di vacanze esotiche, di ricchi che diventano poveri, di poveri che provano la scalata sociale, di belle femmine, di maschi piacenti... i soliti ingredienti insomma.
Ma, c'è un ma... Questo "
Vacanze ai Caraibi" malgrado tutti i limiti, dalla sceneggiatura in avanti, riesce senza dubbio a strappare qualche risata. Volgare certo, carica di doppi sensi pecorecci, di fagioli e loro dirette conseguenze, di parolacce che condiscono frasi dal contenuto povero se non assente, sì, ma in fondo costruite per ottenere un risultato dichiarato, semplice e sicuro.
Il filo delle tre storie è esile ma sperimentato: un matrimonio come pretesto per scatenare la verve comica e farsesca di
Christian De Sica e Massimo Ghini; una crociera con tanto di attrazione sessuale irrefrenabile per il fascino di
Luca Argentero e le curve di
Ilaria Spada; un'isola deserta ideale per la vena cabarettistica da one-man-show di Dario Bandiera.
Grossolano, già visto e senza pretese, una garanzia per un tipo di pubblico che non vuole accendere il cervello neanche quando siede nel buio di una sala, lontano da occhi che potrebbero giudicarlo come essere pensante.
Rispetto alle commedie viste finora,
Boldi e Pieraccioni in testa, il film di
Neri Parenti ha una marcia in più: con la marmitta sfondata, con il volante di pelliccia e lo stereo a manetta certo, ma che finisce per essere un'automobile che un suo senso ce l'ha.
10/12/2015, 13:53
Stefano Amadio