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TORINO FILM FESTIVAL 36 - 133 lunghi in programma


Presentata oggi a Roma e Torino l'edizione 2018 del festival torinese, diretto da Emanuela Martini


TORINO FILM FESTIVAL 36 - 133 lunghi in programma
Presentato oggi a Roma e Torino il programma del Torino Film Festival numero 36.

La più importante sezione competitiva del festival, riservata a opere prime, seconde o terze, propone 15 film, inediti in Italia. I paesi rappresentati sono: Polonia, Austria, Lussemburgo, Germania, Francia, Belgio, Grecia, Italia ("Ride" di Valerio Mastandrea), Ungheria, Danimarca, Islanda, Brasile, Filippine, Stati Uniti, Canada. Incentrata sul cinema “giovane”, la selezione dei film in concorso si rivolge alla ricerca e alla scoperta di talenti innovativi, che esprimono le migliori tendenze del cinema indipendente.

Qualche numero: sono 133 i lungometraggi in programma, 23 i medi e 22 i corti. 36 sono opere prime o seconde, 34 le anteprime mondiali, 23 quelle internazionali, 59 quelle italiane.

Il Gran Premio Torino verrà assegnato a Jean-Pierre Leaud, e sarà consegnato giovedì 29 novembre alle ore 20.15 al Cinema Massimo 3, prima della proiezione del film diretto da Jean Eustache, La maman et la putain.
A Matteo Garrone il Premio Langhe-Roero e Monferrato.

Storie italiane in Festa Mobile. Dal secolo breve, storie vivissime, che ancora ci riguardano: la cultura, la politica, la società degli anni 50, raccontate dalle immagini di archivio e dalle voci di registi, politici, scrittori e giornalisti in Bulli e pupe di Steve Della Casa e Chiara Ronchini; e, a partire dagli stessi anni per arrivare fino agli anni 80, l'immagine della sessualità e della donna filtrata dalla televisione pubblica, in Sex Story di Cristina Comencini e Roberto Moroni. E, ancora, il ‘68, come fu vissuto nei festival di Cannes e di Venezia, nelle grandi città universitarie e com'è rievocato da autori come Bellocchio e Assayas, in Il gusto della libertà - Cinema e ‘68 di Giovanna Ventura; e gli anni più caldi delle lotte operaie, i ‘70, nelle immagini girate in super8 alla Fiat Mirafiori da Pietro Perotti, in Senzachiederepermesso, di Perotti e Pierfranco Milanese (Premio Maria Adriana Prolo 2018).
Tra ieri e oggi si colloca Ragazzi di stadio, quarant'anni dopo, nel quale Daniele Segre torna ai protagonisti dei suoi film sugli ultras juventini, ritrovando vecchie storie e rituali e scoprendo nuovi volti e gerarchie.
Sconfinano invece tra l'Italia e paesaggi, culture, linguaggi limitrofi I nomi del signor Sulcic di Elisabetta Sgarbi, poetica e labirintica ricerca di tracce, parentele e affinità tra Trieste e la Slovenia, e The Man Who Stole Banksy, nel quale Marco Proserpio ricostruisce i motivi e gli interessi che stanno dietro il famoso furto di uno dei murales che il misterioso Banksy aveva dipinto sulle facciate palestinesi. E sono viaggi oltre e intorno ai nostri confini anche i due film proposti dalla Film Commission Torino Piemonte: due vecchi amici on the road su un camion lungo le autostrade d'Europa in Drive Me Home di Simone Catania, racconto dolceamaro della ricerca di identità e radici, e i passeur e i trafficanti di un paesino di confine delle valli piemontesi in Il mangiatore di pietre di Nicola Bellucci, thriller notturno nel quale riaffiora il passato.

Due classici restaurati come Trevico-Torino, anomalo, scabro ritratto della realtà operaia dei primi anni ‘70, attraverso le giornate di un emigrante giunto da Avellino alla Fiat a Torino, diretto da Ettore Scola, e scritto dal regista con Diego Novelli (restaurato dalla Cineteca di Bologna e dal Museo Nazionale del Cinema) e Processo a Caterina Ross, la rigorosa, asciutta ricostruzione del processo del 1697 a una giovane contadina svizzera accusata di stregoneria, realizzata nel 1982 da Gabriella Rosaleva, che lo stesso anno inaugurò la prima edizione del Festival Internazionale Cinema Giovani (restauro a cura dall’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa, del Museo Nazionale del Cinema e del Centro Sperimentale di Cinematografia, con la collaborazione di Kitchen Film e con il contributo di Equilibra).

E poi gli omaggi a Emanno Olmi, Powell & Pressburger, Jean Eustache...

13/11/2018, 12:58