Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia di "Fellini Fine Mai"


Note di regia di
Il film documentario Fellini Fine Mai, si è nutrito dell’emozionante contributo dei materiali di repertorio di Rai Teche, seguendo il filo di un racconto anche autobiografico avendo iniziato la mia attività nel cinema come assistente di Fellini, prima come "clandestino a bordo" nel film E La Nave Va, poi seguendolo nella realizzazione dello spot "Alta Società" (Barilla) ed infine come assistente effettivo sul film Ginger e Fred.
La narrazione in prima persona della voce fuori campo crea un punto di osservazione privilegiato sul grande regista ed il suo complesso e ricchissimo mondo poetico e filmico che ebbi la fortuna di vivere così intensamente all'inizio della mia esperienza lavorativa nel cinema. E che cinema era quello...
Il film si divide idealmente in due parti. Nella prima lo spettatore viene orientato verso la biografia e le prime opere di Fellini, a partire dalle radici riminesi fino ai primi Oscar, per rivivere l’unicità della sua figura umana ed artistica. La seconda parte è strutturata sotto forma, per così dire, di una detection che a sorpresa ci conduce in uno scenario singolare e non spesso visitato, quello dei due film che Fellini non volle o non poté fare: Viaggio a Tulum e Il Viaggio di G. Mastorna.
Il tutto nel respiro di una poetica e di un’arte, quella di Fellini, che appunto ispira il titolo del film‐doc, imperitura e destinata tra tantissime luci ed alcune ombre misteriose a non finire mai. La memoria di chi lo ha seguito ed ha avuto la fortuna di vederlo al lavoro, viene così messa al servizio di questo ritratto, soprattutto attraverso la giustapposizione delle testimonianze con il filo di pensiero di Fellini, la sua voce, che crea così un dialogo ancora vivo e ricco con il presente.

Eugenio Cappuccio