TAORMINA FILM FEST 67 - "La Terra dei Figli"
Dal fumetto di Gipi,
Claudio Cupellini racconta una laguna sopravvissuta alla fine del mondo, dove poche persone si affannano per la sopravvivenza. I vecchi ricordano il mondo com’era mentre i giovani, nati dopo il disastro, non conoscono nulla della vita, compresi i sentimenti.
I ricordi del padre sono l’unico raccordo con il passato ma, dopo la sua morte, sono rimasti scritti su un diario che il figlio non sa leggere.
La pietà, l’affetto e il rispetto sono scomparsi tra gli uomini e il percorso di crescita in questo mondo che non vive ma sopravvive, rimangono per il figlio disponibili sono con un viaggio alla ricerca di qualcuno in grado di leggere il diario del padre.
Valeria Golino è la custode cieca di una porzione di laguna e aziona il cancello che la separa dal resto del mare e da quel po’ di terra ferma rimasta, dove il figlio comincia il suo cammino di ricerca che prosegue insieme a Maria (
Maria Roveran), una ragazza che trova e salva dalla schiavitù e dalla morte.
“Andiamo a cercare qualcuno che legge”, una missione che sembra attuale e legata all’oggi.
Ma il diario riaccende la memoria perduta di un passato che, come sempre, porta con se il meglio e il peggio della propria vita. Dimenticare i momenti peggiori come la morte dei figli, la paura che ritorna quando si riaccende la tragedia che ha generato tutto. La lettura ci ripresenta un passato doloroso ma riesce anche a farci conoscere sentimenti sconosciuti in grado di farci andare avanti.
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La Terra dei Figli" di
Claudio Cupellini mette in scena la fantasia disegnata da
Gipi creando un’atmosfera ricercata e desueta, sfruttando al meglio anche gli interpreti che, malgrado qualche eccesso nelle intenzioni e negli stati d’animo, riescono ad essere diversi dai soliti ruoli e in grado di adattarsi alle esigenze sia estetiche sia caratteriali dei personaggi estremi di un fumetto.
29/06/2021, 14:00
Stefano Amadio