BAFF - BUSTO ARSIZIO FILM FESTIVAL 23 - Tutto il programma
Al via dal 29 marzo 2025 la XXIII edizione del
BAFF - BA Film Festival che si aprirà con
David Cronenberg, che porterà, in anteprima italiana, il suo ultimo film "
The Shrouds (Segreti sepolti)", interpretato da Vincent Cassel, Diane Krugere Guy Pearce, in uscita nelle sale il 3 aprile, distribuito da Europictures in collaborazione con Adler Entertainment. A Cronenberg, che dialogherà con Gianni Canova prima della proiezione, verrà assegnato il
Premio Dino Ceccuzzi Platinum all’eccellenza cinematografica.
Tra gli ospiti del festival anche il Premio Oscar
Giuseppe Tornatore, che porterà, per la sezione I primi passi dei maestri, "
Il camorrista", suo film d’esordio del 1986.
A raccontare come è nata la passione per il cinema e a ricordare i suoi esordi sarà anche
Nanni Moretti che presenterà "
Io sono un autarchico" (1976).
Il BAFF chiuderà con
Nino Frassica. Il popolare comico, attore e conduttore televisivo, sarà protagonista della serata finale del festival sabato 5 aprile. L’appuntamento, chiuso dalla proiezione di "
Il bi e il ba" di Maurizio Nichetti, sarà anche un’occasione per presentare il suo nuovo libro, Piero di essere Piero (Mondadori).
Il
BAFF continua la sua missione di mappare gli esordi del cinema italiano dell’anno precedente, facendo competere cinque importanti opere prime in un concorso apposito.
Da quest’anno prende il via il concorso internazionale, con ulteriori cinque esordi provenienti da tutto il mondo, selezionati dal direttore artistico e presentati al festival in anteprima italiana.
Inedita la scelta delle giurie chiamate a sceglie i vincitori. Non singole personalità, ma testate che si occupano di critica cinematografica: per il concorso italiano la rivista Cineforum, diretta da Emanuela Martini, e per il concorso internazionale la rivista Sentieri selvaggi, diretta da Sergio Sozzo.
La giuria giovani, composta da studenti che parteciperanno a un vero e proprio workshop formativo, sceglierà invece il suo film preferito indistintamente tra i due concorsi.
"
Tra le novità di quest'anno, quella di un concorso internazionale per le opere prime mi sta decisamente a cuore: portiamo in Italia cinque film, in anteprima, che propongono forme inedite e aprono nuove vie. Anche con divertimento>", afferma Sangiorgio.
Questi i film scelti dal direttore artistico per concorre al premio miglior opera prima internazionale assegnato dalla rivista Sentieri selvaggi:
- "King Baby" di Arran Shearing e Kit Redstone
- "Fogo do vento" di Marta Mateus
- "Eephus" di Carson Lund
- "Cyclemahesh" di Suhel Banerjee
- "Harmonie" di Bertrand Dezoteux
"Il concorso italiano serve, come l'anno scorso, a far sì che il pubblico di Busto possa avere una finestra sul cinema del futuro nel nostro paese, con una scelta di esordi. Di frequente sono già stati distribuiti in sala, sì, ma come? E dove? È importante, io credo, allungare la vita di questi film, usciti durante l'anno precedente e non visti quanto effettivamente si meritavano", dice il direttore artistico.
Questi i film che concorreranno per il premio miglior opera prima italiana, assegnato dalla rivista Cineforum.
- "Anywhere Anytime" di Milad Tangshir (anche nella sezione Made in Italy – Scuole).
- "Quasi a casa" di Carolina Pavone (anche nella sezione Made in Italy - Scuole)
- "L’incidente" di Giuseppe Garau
- Diciannove di Giovanni Tortorici
- "Ciao bambino" di Edgardo Pistone
Importante, per un festival che vuole far raccontare il cinema ai suoi protagonisti, la scelta delle masterclass. Si comincia subito, il 29 marzo, con la masterclass su David Cronenberg tenuta da Giulio Sangiorgio, giornalista, critico cinematografico e direttore del BAFF. Il 30 l’incontro con Michelangelo Frammartino, regista di "Le quattro volte" e "Il buco", autore tra i maggiori i del panorama cinematografico italiano e pluripremiato nei festival internazionali, che racconterà i suoi esordi.
Sempre per la sezione “I primi passi dei maestri” masterclass con Massimo D’Anolfi e Martina Parenti tra i registi di documentari più stimati al mondo. Massimo D’Anolfi e Martina Parenti oltre a presentare le loro opere d’esordio, discuteranno il loro Bestiari, Erbari, Lapidari (2024), uno dei film più importanti dell’anno scorso, documentario “enciclopedico” diviso in tre atti ognuno dei quali tratta un soggetto diverso: gli animali, le piante, le pietre. Il film, presentato Fuori Concorso alla 81ª Mostra di Venezia, ha vinto il premio per la Miglior regia all’Envision Competition della 37ª edizione dell’IDFA – International Documentary Film Festival di Amsterdam e in questi giorni è stato presentato al MoMA di New York nell’ambito di Doc Fortnight 2025: MoMA’s Festival of International Nonfiction Film and Media.
Andrea Caccia, autore e regista, legato al documentario creativo e all'insegnamento del linguaggio visivo (anche all'ICMA) propone un incontro intitolato "Il fine di uno sguardo", in cui racconterà lo slancio degli esordi e le domande del presente di un regista sempre in grado di rinnovarsi e porsi questioni con estrema lucidità.
Donato Sansone, l'autore della locandina e della sigla di quest'anno, è tra i più brillanti autori di animazione sperimentale e live action del panorama italiano: i suoi cortometraggi sono stati selezionati nei migliori festival del mondo, e a Busto porterà un programma che riassume il suo lavoro, pronto a rispondere alle domande di una platea che resterà sicuramente colpita.
Tra gli eventi speciali del festival un omaggio al cinema di Elisabetta Sgarbi: la grande editrice non si occupa solo di libri, ma è anche una regista estremamente coraggiosa, fuori formato, sperimentale, cresciuta dai critofilm di Luciano Emmer e dalle idee di Enrico Ghezzi. Sgarbi incontrerà il pubblico del BAFF il 31 marzo, portando al festival tre dei sui lavori e ripercorrendo la sua carriera: "La notte che si sposta – Gianfranco Ferroni" (2002), "La Lingua dei Furfanti" (2016), "Gatto e la casa dei fantasmi" (2023).
Martedì 1 aprile la proiezione del documentario "Jesus loves the fools" di Mauro Ermanno Giovanardi, Filippo D'Angelo e Dimitris Statiris. Negli anni ottanta a Milano si cercava di capire come sarebbe stato possibile creare un’alternativa alla musica italiana che si ascoltava a Sanremo e al vuoto lasciato dai gruppi musicali degli anni ‘70. A Milano stava nascendo una nuova casa discografica indipendente, destinata a fare storia nella discografia italiana, la Vox Pop. Uno dei primi dischi usciti per questa etichetta fu “Blues get off my shoulder” dei Carnival of Fools, band che ruotava attorno alla figura di Mauro Ermanno Giovanardi, già noto nella scena musicale underground italiana. A seguire il live set con Mauro Ermanno Giovanardi e Marco Carusino, special guest della serata la cantautrice Cristina Donà.
Mercoledì 2 aprile Maurizio Nichetti presenterà al pubblico del BAFF il suo ultimo film "Amichemai" (2024), considerata dal regista la sua «seconda opera prima». Una commedia on the road che segna Il ritorno sul grande schermo di un autore che si è sempre contraddistinto per una peculiare ricerca artistica e originalità.
Sabato 5 Aprile, per i 50 anni di Lupo Alberto, l’incontro con il celebre fumettista Silver. Nome d’arte di Guido Silvestri, universalmente noto per aver creato e disegnato il personaggio di Lupo Alberto. Dopo gli esordi come collaboratore nello studio di Bonvi (Capitan Posapiano, Nick Carter, Cattivik), nel 1974 Silvestri crea una sua nuova striscia, intitolata La fattoria McKenzie con protagonisti gli animali di una fattoria. Tra di loro anche un lupo azzurro, destinato a diventare l suo personaggio più celebre. Silver incontrerà il pubblico e svelerà il segreto della longevità della sua creatura.
Oltre alla proiezione di "Anywhere anytime" e di "Quasi a casa", inseriti nel concorso italiano opere prime, la rassegna Made in Italy - Scuole dedicata agli studenti delle scuole superiori propone anche "Il ragazzo dai pantaloni rosa" di Margherita Ferri.
La pellicola è l'adattamento cinematografico della storia di Andrea Spezzacatena, vittima di bullismo e cyberbullismo omofobo, che si tolse la vita il 20 novembre 2012 all'età di 15 anni appena compiuti. Il film, tratto dal libro scritto dalla madre di Andrea, è raccontato in prima persona, post mortem, dal ragazzo.
Dopo il successo della prima edizione pilota, il BAFF 2025, in collaborazione con l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni e Milano Film Network, lancia la seconda edizione del contest “Visioni Future - Primi Passi d’Autore”. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di supportare i giovani talenti nel loro percorso verso l’avviamento professionale, fornendo strumenti e conoscenze indispensabili per emergere nel mondo del cinema e dell’audiovisivo.
L’immagine del BAFF 2025 è una locandina “d’autore” firmata da Donato Sansone, artista il cui "Videogioco" è stato inserito nel 2011 dalla Cinemateque Quebecoise tra i 50 cortometraggi brevi che hanno cambiato la storia dell’animazione. Nel 2013 Canal+ ha realizzato un reportage sul suo lavoro. "Journal Animè" è tra i finalisti del premio Cèsar ed è nella lista dei 70 cortometraggi in corsa per gli Oscar. Il suo video "Ghostcrash" è diventato virale su Facebook raggiungendo i 220 milioni di visualizzazioni. Lavora come freelancer per importanti agenzie e musicisti italiani (Afterhours, Subsonica, Verdena, Francesco de Gregori, Spaccamonti, Ford, Grom…). L’artista realizzerà anche la nuova sigla del festival.
Sono due gli eventi della sezione BAFF OFF, quest’anno realizzato in collaborazione e ospitato dal Circolo Gagarin di Busto Arsizio: il 30 marzo, Separato Magnetico, collettivo che aveva già collaborato al festival l’anno scorso, presenta "Un sogno che abbiamo fatto", una performance per pellicole e suoni di Warshadfilm. Cultori della camera oscura e delle tecniche artigianali di sviluppo e stampa, Tiziano Doria e Samira Guadagnuolo aprono la loro collezione di film e fotografie, musiche e parole, conducendoci al cuore di un laboratorio poetico sospeso tra archivio e improvvisazione, sperimentazione e documentario. Un percorso dentro e oltre il film: espandere il cinema per sognarne le infinite possibilità. Il 4 aprile è invece la volta di un evento musicale, il concerto dei Maisie, progetto nato a Messina nel 1994 dal talento di Alberto Scotti e di Cinzia La Fauci e oggi di stanza a Busto Arsizio: si tratta di una delle realtà di riferimento, da 30 anni a questa parte, della scena indipendente italiana, anche grazie all’etichetta Snowdonia. Un gruppo non facilmente - fortunatamente! - etichettabile, che sa muoversi con agio e genio dentro ogni genere musicale, sperimentando e aprendo la forma popolare della canzone: il loro ultimo album, composto da 62 tracce, e dal lunghissimo titolo 2013-2021 Dal diario di Luigi La Rocca, cittadino. Cronaca di un viaggio troppo allucinante dalla tenebra della barbarie alla luce troppo meravigliosa della civiltà è, a parere di Sangiorgio, "la miglior commedia italiana del nuovo secolo, un ritratto lucido della demenza sociale e politica in cui siamo immersi. Solo che non è un film, è un disco di gente che conosce Frank Zappa ma non fa la snob con Sanremo, conosce la storia della canzone italiana e la reinventa come non sarebbe in grado nemmeno John Zorn".
Prosegue la collaborazione con il Premio Chiara: il direttore artistico Giulio Sangiorgio sarà nella giuria del concorso di Filmmaking che porta avanti l’eredità letteraria dello scrittore luinese.
15/03/2025, 18:33