Sinossi *: Gli era stato detto: "Il tempo di dissequestrare la nave e tornerete a casa". Una falsa promessa che ha tenuto in ostaggio le vite di nove marinai, mandati dalla società ucraina Blasco, nel porto di Napoli per occuparsi della sicurezza della nave da crociera Odessa. Nel frattempo la società entra in crisi: ai marinai iniziano a non arrivare gli stipendi, sulla nave sono tolti luce, gas, carburante e i nove dell'equipaggio si ritrovano a vivere unicamente grazie agli aiuti delle famiglie e della comunità ucraina di Napoli. Continuano le promesse da parte di un colosso che sta affondando a poco a poco durante i repentini cambiamenti del crollo dell'Unione Sovietica. Relitto mostruoso e arrugginito di uno stato di cose legato al passato, l'Odessa viene messa in vendita: occasione per ottenere il salario del lavoro non retribuito da parte dell'equipaggio che a causa degli stenti ha perso due componenti, ma anche occasione di nuovo guadagno per la Blasco, che ha saputo riciclarsi in seguito alle recenti trasformazioni politiche. La drammatica situazione dei marinai costretti a terra è stata soltanto il punto di partenza per un documentario che ricostruisce una delle tante situazioni ai margini. I nove marinai, intenti a ricordare la propria terra e a continuare a sperare in una possibile giustizia diventano, nel ravvicinato sguardo dei due registi, i corpi dimenticati dalla Storia, capace soltanto di trascinarli e poi abbandonarli lontano dalla loro terra.
Note:
E' la testimonianza straordinaria di un capitolo di storia sovietica, ovvero la ricostruzione e i ricordi dei marinai abbandonati nella nave Odessa, attraccata per anni nel porto di Napoli. Questa nave mercantile di proprietà di una società fallita e quindi sequestrata da un tribunale, è stata abitata per anni da un equipaggio fantasma sopravvissuto in condizioni estreme (senza riscaldamento, viveri, stipendi). La storia segue la loro odissea fra vita di bordo, ospedali, tribunali nella speranza di ritrovare la propria dignità di uomini.
Documentario riconosciuto di interesse culturale nazionale dalla Sottocommissione Cinema del MIBAC con la seguente motivazione: "Narrato con competenza stilistica e tecnica, ma soprattutto con una spiccata sensibilità per i contenuti, la forza di questo documentario, che racconta l’assurda vicenda dei marinai dell’Odessa dimenticati dal loro paese travolto dalla crisi e dal crollo dell’ex Unione Sovietica, risiede in una trama appassionante e in personaggi con storie personali originali e toccanti, e dei quali gli autori sentono l’urgenza di condividere la storia con il pubblico".