Sinossi *: Praga è la capitale magica e sensuale dell'Europa dell'Est. Porta sull'aldilà ebraico con il suo celebre cimitero e porta sulla storia moderna e contemporanea, dalla guerra dei Trent'anni (che contrappose Cattolici e Protestanti) nel '600, alla Guerra Fredda nel '900. Il suo nome significa "soglia" ed è, infatti, una città da sempre attraversata da varie culture e religioni, ideologie e passioni di varia natura, umana e sovrannaturale. E’ stata luogo di eventi storici spesso violenti, come le "defenestrazioni", ossia i voli dalle finestre che venivano fatti spiccare ai propri avversari. La città è bella e fatale, come la maga Libuse che, secondo la leggenda, la fondò, ed è orgogliosa e provocante come le donne in minigonna davanti ai militari russi dell'invasione sovietica. Ma è anche una città spirituale, tra rigore e follia, come il rabbino Low che ha dato vita al leggendario Golem per difendere gli ebrei dalle persecuzioni, o come l'astronomo tedesco Keplero che, alla corte dell'imperatore Rodolfo, sviluppò i suoi studi celesti. Il suo spirito seducente ha ispirato musicisti come Mozart, per il "Don Giovanni", la sua anima sospesa tra sogni e incubi, ha ispirato scrittori come Kafka. Geni della cultura universale hanno affollato i suoi caffè, dove la città fa da sempre il pieno di energia, insonnia e contemporaneità mollando, a volte, gli ormeggi delle proprie inibizioni nei fiumi di birra che non si prosciugano mai.
Milan Kundera, nell'"Insostenibile leggerezza dell'essere", ha raccontato la storia di un tragico triangolo amoroso durante la primavera di Praga, quando nel 1968 il Paese ha cercato di dare un volto umano al Comunismo, volto sfigurato dall'invasione dei sovietici. In questa città, nelle sue strade cariche di nebbia e magia, illuminate da lampioni ipnotici, vi trovano rifugio le anime di chi la abita, di chi la visita. Oggi, dopo vent'anni dalla caduta del Muro, grazie anche a leggi molto liberali, Praga si candida ad essere la nuova Amsterdam: città acquatica, città soglia, piena di libertà e piaceri. Ma è solo una nuova maschera, una delle tante, per celebrare il rito della morte e della rinascita, quello di Proserpina che varcando la soglia dell'Ade rinnova la voglia di primavera.