Sinossi *: Una realtà parallela, distopica. Un futuro costruito male, sulle basi incerte della cattiva condotta di un’umanità scellerata. In questo mondo assetato e perduto, Lori ha dalla sua la fantasia, il coraggio, la curiosità, il colore brillante della giovinezza.
Nonno Bruno, che da tempo ha smesso di sognare, invece, dei suoi anni porta solo il peso.
In questo futuro senza luce, dove il cielo è ingiallito come la società stantia e incapace di cambiare, la determinazione di un bambino accende le speranze e, nell’azzurro immaginato, le stelle.
Note:
Il primo episodio di The Shifters parte da dieci ricerche scientifiche condotte all’interno dell’ateneo cagliaritano coinvolgendo dodici ricercatori appartenenti a cinque dipartimenti differenti:
- Dipartimento di Scienze Economiche ed Aziendali
- Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali
- Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente
- Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura
- Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica
Una catastrofe, solo alcuni sopravvissuti. In questo scenario post-apocalittico, il genere utilizzato per il primo episodio è il climate fiction, parte della science fiction, in cui una narrativa distopica, all’interno del filone Cyberpunk, racconta un mondo caratterizzato da perdita di fiducia nel futuro, immagini incupite, problemi legati al clima e all’ecologia.
I due protagonisti incarnano metaforicamente il rapporto tra la Ricerca e la società. Da un lato abbiamo la perdita di fiducia e il pessimismo che caratterizza la società attuale, rappresentata dal nonno Bruno, e dall’altro la fiducia, la curiosità e la determinazione dei ricercatori, invece, simboleggiate dal nipote Lorenzo.