Sinossi *: Karina ripercorre gli incontri che ha avuto con Giuseppe e fa riaffiorare alla memoria i momenti che hanno vissuto insieme, le sue parole e la sua storia che, un po’ alla volta, prendono forma nel suo racconto. Sono tre gli ambienti che si alternano nella sua memoria: la cripta, luogo in cui lei e Giuseppe si sono conosciuti; il museo, che raccoglie tanti documenti e testimonianze di quella guerra, e la casa di Giuseppe dove, dopo qualche tempo dal loro primo incontro, si rivedono nuovamente. Attraverso le sue riflessioni entriamo in profondità del vissuto di Giuseppe, nelle sue emozioni, ma, al tempo stesso, passiamo dal microcosmo della sua storia personale, al macrocosmo della guerra intesa in senso più ampio. Le vicende che riaffiorano alla sua memoria, laddove non raccontate attraverso le sue stesse foto e disegni, sono rese visivamente dalle animazioni, a rappresentare l’immaginazione di Karina che ricostruisce con la sua fantasia i racconti di vita di Giuseppe. La sua voce diventa quella di un noi collettivo, quella di un personaggio con cui immedesimarsi perché mostra la guerra nella sua tragedia, senza schieramenti, e cerca di portare uno sguardo oggettivo sul fronte Russo, una pagina di storia poco raccontata della Seconda Guerra Mondiale.