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ELEONORA ABBAGNATO. UNA STELLA CHE DANZA - Un destino da stellaSinossi *: Dietro le quinte di un grande teatro. Una ballerina si sta sistemando, sta per entrare in scena. Lei è Eleonora Abbagnato, Etòile dell’Opera di Parigi, e quella sera ci sarà la sua Soirée d’adieux, la sua serata d’addio al celebre teatro parigino. Un momento tutto suo, intimo, nel quale poter ripensare al suo lungo ed emozionante viaggio dentro l’Opéra. Tra poco salirà per l’ultima volta su quel palco. Il suo ultimo spettacolo.
Un piccolo passo indietro e le immagini ci portano all’inizio di quel giorno. La protagonista viene accompagnata, passo dopo passo, nei vari momenti che vive durante quella serata così speciale, unica, emozionante per lei. Sono la spina dorsale che attraversa dall’inizio alla fine questo docufilm che parla di arte, di passione, di sogni, di libertà, di espressione, di emozioni e di poesia. Un racconto vivo ed emozionante che ci mostra una grande storia d’amore tra un’artista e la sua Arte, nonché ci fa scoprire il coraggio e la determinazione di una ragazzina siciliana che ha inseguito col cuore un grande desiderio e alla fine l’ha realizzato, dimostrando che nessun sogno è impossibile.
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Ero una ragazzina piena di passione, con la danza nel cuore e un solo grande desiderio: ballare!!.
Il racconto di quella giornata finale all’Opéra è un racconto del presente, un vero pedinamento zavattiniano, fatto di momenti autentici, ripresi nell’attimo stesso in cui accadono, senza artifici, senza filtri, come se stessimo spiando la protagonista mentre si prepara per quella ultima serata.
“Ma tutti i viaggi hanno un inizio e prima o poi una fine”.
Ogni approdo è la fine del viaggio, ma anche un momento per ricordare la strada che uno ha percorso, per ripensare alle persone che hanno animato e condiviso quel viaggio e soprattutto per rivivere emotivamente i momenti che hanno caratterizzato quel lungo ed intenso tragitto all’interno della Sesta Arte: la danza. Il verbo “ricordare” deriva dal latino recordàre, che è composto da re-, ovvero “addietro”, e cordàre, che deriva da cor- cordis-, ovvero “cuore”. “Addietro nel cuore”: il passato, la memoria, i ricordi sono nel cuore. È lì che gli antichi ritenevano che stessero i ricordi, nel cuore. Forse è per questo che i ricordi ci emozionano, ci commuovono, ci danno gioia, a volte ci intristiscono, altre volte ci consolano, ci fanno in pratica battere il cuore. Ad intersecarsi narrativamente con il racconto del presente, della Soirée, c’è il ricordo del passato, ovvero un viaggio nella memoria di Eleonora Abbagnato, attraverso foto, immagini d’epoca, testimonianze, frammenti della sua vita privata e artistica, da quando iniziò da bambina a danzare fino a quando divenne Etòile.
Due piani temporali che si alternano armoniosamente tra di loro, in un gioco di continui rimandi tra presente e passato, tra oggi e ieri, tra live e memoir.
Ma in questo docufilm c’è anche un terzo piano narrativo, quello più universale, ovvero il sogno, che è la visione, la rappresentazione, di un’Arte, la danza, di cui Eleonora è stata ed è espressione piena. Un momento dal tono onirico, sospeso, immerso in un contesto evocativo, un limbo ed accompaganto dalle note di uno dei più rappresentativi artisti musicali in Europa: il pianista e compositore Dardust. Una Mise-en-scène con protagonista Eleonora stessa, che prende vita fuori dal contesto teatrale, fuori dal palco, così da togliergli ogni sfumatura di rappresentazione, facendola diventare in questo modo espressione di un’emozione, che prende forma in luogo suggestivo e si fonde con l’ambiente stesso dando vita a delle creazioni che diventano performance artistica. Un momento nel quale viene fuori l’essenza della danza, la sua natura di opera d’arte.
Il racconto del presente, il ricordo del passato e il sogno. Le tre essenze che compongono questa
biografia di una grande artista: Eleonora Abbagnato, Etòile dell’Opéra de Paris.