Recensioni di :
- GOVERNANCE, IL PREZZO DEL POTERE- Quando prevale il silenzio


Sinossi *:
Renzo Petrucci, manager brillante e senza scrupoli, abile conoscitore dei meccanismi di potere, è costretto ad abbandonare l’incarico di direttore generale di un gruppo petrolifero dopo un’inchiesta per corruzione. Convinto che a tradirlo sia stata Viviane Parisi, la giovane collega che ha preso il suo posto, Renzo provoca un incidente stradale e lascia la donna morire intrappolata fra le lamiere della sua auto, coinvolgendo nel fattaccio l’ignaro Michele, un suo amico meccanico. Grazie al ruolo strategico che ricopre all’interno dell’azienda e alla sua rete di conoscenze, Renzo riesce a cavarsela nell’indagine poliziesca che segue l'incidente e torna al potere più forte di prima...

Cast

Interpreti:
Massimo Popolizio (Renzo Petrucci)
Vinicio Marchioni (Michele Laudato)
Sarah Denys (Viviane Parisi)
Sara Putignano (Rita Laudadio)
Claudio Spadaro (Marcello Zanin)
Mariacristina Heller (Carla Petrucci)
Marial Bajma Riva (Sofia Petrucci)
Sonia Barbadoro (Ispettrice Ricciardi)
Antonio Zavatteri (Mimmo Rotondi)
Diego Verdegiglio (Ministro Maccaferri)
Tania Bambaci (Mirella)
Desiree Giorgetti (HR Manager)

Soggetto:
Michael Zampino
Heidrun Schleef
Giampaolo Rugo

Sceneggiatura:
Michael Zampino

NOTIZIE 'Governance - Il Prezzo del Potere'



Note:
RIFERIMENTI CINEMATOGRAFICI

L’itinerario di Renzo Petrucci in “Governance” ricorda per certi aspetti il destino di Griffin Mill in “The player” (“I protagonisti”), thriller sarcastico di Robert Altman ambientato a Hollywood. Questo classico del cinema americano racconta con ironia la decadenza di un mondo, la vacuità dei suoi valori, senza rinunciare all’umanità dei personaggi.

Recentemente alcune opere hanno raccontato con forza il potere e la corruzione usando toni e stili diversi. Si può citare “Il caso Kerenes” di Calin Netzer, feroce ritratto della società rumena, mondo malato in grado di utilizzare il denaro per qualsiasi scopo. Anche “Margin Call” di J.C. Chandor e “La Frode” di Nicholas Jarecki, ci proiettano in uno scenario lavorativo fallimentare che solleva numerosi quesiti etici.

In Italia, il successo di “Il capitale umano” e della serie “Diavoli” conferma l’esistenza di un pubblico sempre più sensibile alle tematiche legate al potere e alla corruzione.  

Trattandosi di un mondo, quello del petrolio, complesso e poco conosciuto, “Governance” propone uno stile visivo realistico, quasi documentaristico, al fine di immergere il più possibile lo spettatore nell’azione. Gli attori sono spesso “tallonati” dalla macchina a mano e i loro movimenti ci restituiscono immagini veloci e fortemente coinvolgenti.

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