Sinossi *: Italia 1976, Padova: movimenti studenteschi, terrorismo e repressione dello Stato. Il giovane protagonista di questa storia, Massimo, ha nemmeno vent’anni e si trova ad affrontare l’arresto, il processo, la condanna e il carcere per l’accusa di un efferato omicidio che lui giura di non aver commesso. Quella che a molti sembra solo la dura applicazione della Legge, ad alcuni sembra invece il sistema per coprire il vero assassino e, con l’occasione, punire l’attivismo di un ragazzo che milita nell’estrema sinistra. Inizia il penoso calvario dei processi infiniti ai quali seguono i diversi gradi di giudizio, mentre Massimo sconta in un carcere durissimo una condanna che di volta in volta oscilla minacciosa sul suo destino: colpevole, innocente, colpevole. Per sopravvivere, Massimo fugge in Francia con una condanna per omicidio pendente sulla testa. A Parigi impara la difficile arte della vita clandestina finché un giorno decide di fuggire in Messico, seguendo il desiderio di ricominciare finalmente una nuova vita e di cancellare il passato. Ma in un paese dove la vita delle persone vale qualche centinaio di dollari, anche lui diventa merce di scambio e viene tradito e venduto alla polizia messicana. Dopo altra prigione e torture, viene espulso dal paese. Al suo ritorno in Italia, rimane nuovamente intrappolato da un sistema giudiziario che rischia di ucciderlo ma, a diciassette anni dal primo arresto, intorno a lui si mobilita un gruppo d’opinione che riuscirà a fagli ottenere la grazia del Presidente della Repubblica.