Sinossi *: Pietro Ferrara è un costruttore siciliano costretto a pagare il pizzo per poter lavorare. Un giorno, però, si fa coraggio e denuncia. È una rivoluzione: i mafiosi che lo vessavano vengono arrestati e, per la prima volta, vengono condannati a molti anni di prigione. Schivo e riservato, Pietro diventa il volto di questa clamorosa vittoria. La vendetta dei mafiosi non tarda ad arrivare e prende forma nel modo più subdolo. Gaetano Rizzo (Costantino Comito), il capomafia che per anni aveva taglieggiato Pietro pur conoscendolo da quando erano ragazzini, lo accusa pubblicamente di essere stato suo socio in affari. Sono solo fandonie, puro fango, ma ormai Pietro è mascariato (calunniato) e, incredibilmente, viene rinviato a giudizio per associazione mafiosa. Da accusatore diventa imputato. E per questo deve difendersi, resistere: per sé, per i suoi dipendenti e soprattutto per la sua amata famiglia. Al fianco di Pietro c’è l’avvocato Baldani (Fortunato Cerlino), esperto in processi di mafia, che sarà costretto a ridefinire continuamente la propria strategia difensiva, diventando una fonte di supporto per il suo cliente che va al di là del rapporto professionale. Ma, inevitabilmente, le difficoltà di Pietro si ripercuotono sulla vita della sua famiglia. La moglie Mimma (Manuela Ventura) è una donna innamorata e premurosa, ma anche forte e lungimirante. La roccia alla quale tutti si aggrappano. Mimma coltiva il sogno di trasferirsi in un’altra regione per costruire una vita diversa per i loro tre figli. Riccardo (Christian Roberto), il maggiore, è quello che più si scontra con il padre soprattutto quando Pietro, preoccupato dalla possibilità di ritorsioni da parte della mafia dopo la denuncia, tende a limitare la sua libertà di movimento. Riccardo ha un carattere ribelle e vive una vita serena senza sapere nulla dei guai di suo padre, ma un giorno scoprirà la verità e, da ragazzo sensibile qual è, si schiererà dalla parte di Pietro. Al punto che, diventato adulto, sarà lui a prendere in mano l’azienda di suo padre, cercando di tenerla a galla nonostante gli ostacoli che il sistema giudiziario pone sul loro cammino. Primo fra tutti, l’esclusione dalla white list, con la conseguente impossibilità di lavorare negli appalti pubblici, in quanto Pietro è coinvolto in un procedimento giudiziario per mafia. Proprio lui, che per combattere la mafia ha messo in pericolo l’azienda, la sua vita e persino la famiglia, si vede negare l’accesso al lavoro.