ITALIA IN DOC 2 - Dal 24 al 27 novembre a Bruxelles
Dopo il successo della prima edizione, ritorna
ITALIA IN DOC, il festival organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e dedicato alla produzione documentaria italiana.
Dieci le opere in concorso – due in più rispetto all’anno scorso – a conferma della grande vitalità della filmografia nostrana; e due i premi previsti: il premio del pubblico e quello della giuria, presieduta da Jean Gili e composta dalla direttrice di Le P’tit Ciné/Regards sur les Docs Pauline David e dalla regista Sophie Schoukens.
La selezione, con opere provenienti dai maggiori festival internazionali, offre un’immagine prismatica dell’Italia attraverso una pluralità di linguaggi. Dai documentari che rileggono in modo spiazzante il nostro passato (Munzi, in "
Assalto al Cielo", racconta gli Anni di Piombo utilizzando inediti materiali d’archivio) a quelli che si concentrano su figure emblematiche della nostra cultura (Ettore Majorana, il fisico geniale scomparso misteriosamente nel 1938, è il protagonista di "
Nessuno mi Troverà"). Non mancano i titoli di bruciante attualità: i baby boss napoletani che si raccontano in modo sconcertante in "
Robinù" di Santoro; e i detenuti musulmani che partecipano al corso sulla Costituzione italiana organizzato nel carcere di Bologna ("
Dustur", vincitore di numerosi premi al Cinéma du Réel 2016 e al Torino Film Festival 2015). In "
87 Ore" la Quatriglio ricostruisce invece gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni nel reparto psichiatrico di un ospedale lucano attraverso l'occhio disumano dell'impianto di videosorveglianza. I toni si stemperano in "
Oggi insieme domani anche", un ritratto dell’amore ai nostri tempi composto dalla De Lillo in una sorta di riedizione aggiornata dei Comizi d’amore di Pasolini. Ma l’Italia è anche il paese della creatività: e la Marazzi, in "
Anna Piaggi", ritrae la vita dell’eccentrica giornalista di moda, amica di stilisti come Lagerfeld e Versace. Il côté più intimista del documentario è rappresentato dall’appassionante storia dell’ex modella diventata campionessa di Thai Boxe ("
Goodbye Darling, I’m Off To Fight" vincitore del Best Film Yoga Award al Biografilm Festival) e dal racconto dei preparativi di un matrimonio in un paese della Calabria ("
Il matrimonio"). Chiude la selezione "
S is for Stanley", vincitore del David di Donatello 2016 per il migliore documentario, che ricostruisce la singolare storia di Emilio D'Alessandro, autista personale di Stanley Kubrick.
Un programma, insomma, che si annuncia denso e ricco di sorprese.
31/10/2016, 08:30