Sinossi *:
Quando era adolescente Pupi Avati sognava di diventare un grande musicista jazz. Inizia la sua carriera di primo clarinettista nella Rheno Dixieland Band vincendo i tentativi di boicottaggio da parte dei dirigenti degli scout di Bologna, di cui fa parte. Gli viene chiesto di scegliere “o gli scout o il jazz”. Lui sceglie il Jazz. Ma la sua carriera musicale ha una inaspettata battuta di arresto. Nella Band arriva un giovane clarinettista troppo bravo per essere secondo a qualcuno. Il giovane si chiama Lucio Dalla. Pupi tenta di ucciderlo spingendolo giù dalla Sagrada Famiglia in Spagna… Non riuscendo nel tentativo, ripone il clarinetto nell’astuccio e dopo aver visto 8 e ½ di Fellini si dedica al cinema, dirigendo, con i soldi di un mecenate presentatogli dal “nano”, Bob Tonelli, due film che saranno dei disastri al botteghino. Ormai disperato, conosce uno svedese di nome John Nordlund, che nei primi Sessanta arriva in Italia con l’idea innovativa di vendere il pesce surgelato. Nordlund lavora per la Findus e propone a Pupi di seguirlo nell’avventura. Pupi accetta e per 4 anni si dedica alle sogliole limanda. Ma nel frattempo recluta giovani pronti a lavorare in un suo film, possibilmente gratis, e continua a cercare un produttore. Il destino lo aiuta quando Pupi lascia una sceneggiatura a Paolo Villaggio, che la dimentica in casa di Ugo Tognazzi…
Da allora Pupi e il fratello Antonio hanno prodotto oltre 40 film, con una media di un film all’anno, hanno scoperto attori, e ne hanno salvati altri, hanno avuto successi, vinto premi, ottenuto celebrità… eppure Pupi Avati guarda ai “tempi duri” con nostalgia, e nota che la vita è troppo breve per arrivare preparati alla fine.

NOTIZIE 'Pupi Avati, Ieri, Oggi, Domani (La Musica, il Cinema, la Vita di Pupi Avati)'

Libri


Libro sul film "":
"Sotto le Stelle di un Film"
di Pupi Avati, 176 pp, Il Margine, collana Viva Voce, 2008
Pupi Avati ha saputo raccontare come pochi altri i sogni, le paure e gli innamoramenti di generazioni di italiani, dal primo all'ultimo Novecento, fino al Duemila. Senza rinunciare a incursioni nella storia del Medioevo, nel favolistico, nel surreale. Ma chi è davvero Pupi Avati, tra horror e nostalgia, crudeltà e terenerezza, regista sempre sorprendente, spiazzante, politicamente scorretto? Questo libro è un'autobiografia raccontata senza pudori e senza ipocrisie, che parte dai ricordi di infanzia (il bisnonno americano, i bombardamenti su Bologna visti da Sasso Marconi, i primi soldi rubati alla mamma), attraversa gli amori e le passioni della giovinezza (le belle ragazze, la banda di jazz, la voglia di uccidere Lucio Dalla perché suonava troppo bene il clarinetto) fino all'avventura del cinema, dalle prime pellicole fallimentari alla fama e agli alterni successi.
prezzo di copertina: 16,00



ULTIME NOTIZIE