Sinossi *:
Una serie di cinegiornali del ventennio, miracolosamente sottratti alla censura dall’imperante storiografia marxista, riportano in luce una vicenda straordinaria che rende onore e lustro all’era mussoliniana e all’Italia tutta. La conquista e la successiva colonizzazione del pianeta marte per mano di un’indomita squadra fascista nell’anno 1939.
Privi di scafandri, respiratori ed altri inutili orpelli moderni, i fascisti, armati solo di volontà littoria e di imperativi categorici, proseguono tenacemente nell’impresa di dare a Roma e al suo duce un nuovo e più prestigioso "posto al sole".

Cast

Interpreti:
Corrado Guzzanti (Corrado Guzzanti)
Marco Marzocca (Freghieri)
Andrea Blarzino (Santodio)
Andrea Purgatori (Fecchia)
Andrea Salerno (Balilla Bruno Caorso)
Irene Ferri (Capo Amazzone)
Caterina Guzzanti (Prima Amazzone)
Simona Banchi (La Madonna del Manganello)
Paola Minaccioni (La Befana Fascista)
Pasquale "Lillo" Petrolo (Pini)

Soggetto:
Corrado Guzzanti

Sceneggiatura:
Corrado Guzzanti
Paola Cannatello

Montaggio:
Cristiano Travaglioli

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NOTIZIE 'Fascisti su Marte'

Libri


Libri correlati:
"Fascisti su Marte"
di Corrado Guzzanti, BUR Biblioteca Universale Rizzoli, collana Senzafiltro, 2006
Libro + DVD
prezzo di copertina: 17,90



Note:
Nato in televisione all’interno del programma satirico ‘il caso Scafroglia’ (RAI TRE – 2002 – per la regìa di Igor Skofiç e la produzione di Valerio Terenzio per StudioUno) Fascisti Su Marte, è una satira retrofuturista sul revisionismo storico, e sul linguaggio della propaganda di ieri e di oggi, che da semplice sketch si sviluppa presto in una specie di minifiction a puntate, pur mantenendo sempre la forma e il linguaggio stentoreo dei cinegiornale di regime.
Terminato il breve programma che la ospitava, e stimolati a tamburo battente da un esercito di appassionati rimasti orfani di una storia lasciata a metà, si dà inizio a nuove riprese, sempre supportati moralmente e tecnicamente dal produttore Valerio Terenzio, pensando ad un lungometraggio destinato alla televisione o all’home video.
Al progetto si unisce successivamente Domenico Procacci per la Fandango e con audacia e sprezzo del pericolo si decide di trasformare Fascisti su marte in un film per il grande schermo.
Nel settembre 2003 una versione di 43 minuti ‘work-in-progress’ viene presentata al festival del cinema di Venezia, dove riscuote un notevole successo.
Seguono altri anni di alacri riprese e di pazienti lavorazioni. Il risultato è un film visionario e autarchico, ricchissimo di grafica e di effetti retrodatati a metà tra un Flash Gordon e un (falso) documentario storico, che racconta la storia di un fascismo parallelo e fantascientifico e gioca in allegoria col presente italiano e non, col linguaggio reinverdito della guerra fredda, il nazionalismo, l’intolleranza razziale e religiosa, la fragilità dello spirito democratico, che hanno dominato il dibattito politico italiano negli anni della seconda repubblica.
Può l’Italia, ancora accecata e divisa da vecchie ideologie, essere pronta ad affrontare il futuro, qui simbolizzato nella conquista di marte?
A Voi!

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