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Speciale Piemonte Movie gLocal Film Festival 2011 - "Fate la storia senza di me", la vita di AlbertinoSinossi *: Abbandonato dai genitori, Albertino trascorre l’infanzia in orfanotrofio, sino a quando nel 1967, in seguito a un banale incidente, viene trasferito nell’ospedale psichiatrico Villa Azzurra, dove subisce gravi maltrattamenti. Il caso di Albertino arriva in tribunale: è messo sott’accusa lo psichiatra Coda e l’intero sistema manicomiale italiano; il medico è solo parzialmente condannato. Intanto Albertino è stato affidato a una famiglia benestante di Torino. Si lega ad alcune bande giovanili e nel Settantasette diventa uno dei leader del movimento di contestazione. Fonda il circolo Barabba e pochi mesi dopo aver costituito un gruppo armato si trasferisce a Londra. Quando nel 1980 torna a Torino, due pentiti di Prima Linea l’accusano di aver partecipato al rogo del bar Angelo Azzurro e all’agguato dello psichiatra Coda. Trascorre in carcere due anni e mezzo, ma una volta libero si rifugia nell’eroina; giungono in suo aiuto E. Deaglio e G. Ferrara, con quest’ultimo avvia una lunga collaborazione alla Rai e stringe un’intensa amicizia. E’ l’inizio di una nuova vita, ma la partita a scacchi non è finita.
Nel 1991 l’AIDS uccide Albertino all’età di trentatre anni.