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FIGLI DEL DESTINO - I Bambini e le leggi razziali del 1938Sinossi *: Le vite di Liliana, Lia, Tullio e Guido vengono stravolte all’improvviso il 5 settembre del 1938, quando il Re Vittorio Emanuele III firma nella Tenuta di San Rossore a Pisa le Leggi razziali. Da quel momento tutto cambia: per i quattro bambini inizia una
vita fatta di discriminazione e umiliazione, paura e sofferenza. Non possono più
andare a scuola; i loro genitori perdono il lavoro, le famiglie vengono sconvolte. Ma il peggio deve ancora arrivare.
Dopo la firma dell’armistizio, l’8 settembre del 1943, la situazione diventa ancora più complessa, l’Italia si spacca in due.
La parte della penisola che ancora non è stata liberata dagli alleati viene occupata dai nazisti. Mussolini viene liberato e messo a capo della Repubblica di Salò.
Inizia una vera e propria caccia agli ebrei, che vengono considerati nemici e deportati nei campi di concentramento.
Per i quattro protagonisti e le loro famiglie la vita diventa impossibile. Il loro obiettivo è ora quello di nascondersi, fuggire ed evitare la deportazione.
A Napoli, Tullio Foa e sua madre vengono aiutati da un Commmisario di Polizia. A Roma, Lia Levi e sua madre vengono ospitate in un convento, in uno dei tanti istituti religiosi che durante la guerra diedero rifugio agli ebrei. A Pisa, il piccolo Guido Cava, nascosto in campagna insieme al padre e colpito dalla polmonite, viene salvato da un medico fascista che, pur sapendo i Cava ebrei, rischia la propria vita per curarlo. A Milano per Liliana il destino è più crudele. Lei e suo padre, arrestati mentre cercano di fuggire in Svizzera, vengono deportati. Separata dal genitore, Liliana riesce a sopravvivere da sola nel campo di concentramento di Auschwitz e alla “marcia della morte”.