Fondazione Fare Cinema
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locandina di "La Masseria delle Allodole"

Cast

Interpreti:
Alessandro Preziosi (Egon)
Paz Vega (Nunik)
Mohammad Bakri (Nazim)
Hristo Jivkov (Taner)
Yvonne Sciò (Livia)
Linda Batista (Signora Turca)
Assen Blatechki
Moritz Bleibtreu (Youssouf)
Marius Donkin
André Dussollier (Colonnello Arkan)
Itzhak Finzi
Ubaldo Lo Presti (Kambussian)
Hristo Mitzkov
Enrica Maria Modugno (Moglie Colonnello Arkan)
Angela Molina (Ismene)
Elena Rainova
Mariano Rigillo (Assadour)
Hristo Shopov (Isman)
Maria Statoulova
Arsinée Khanjian (Armineh)
Tchéky Karyo (Aram)
Stefan Danailov (Presidente Tribunale)
Nicolò Diana (Avetis)
Oncho Alexaniana
Antoni Argirov
Alessandro Bertoncini
Borislav Borisov
Alessandro Bressanello (Antiquario)
Russi Chanev
Ivan Dovrev
Dobrin Dossev
Laura Ephirikian
Valentin Ganev
Ivailo Geraskov
Dimitrina Jivkova
Biliana Kazakova
Nadia Konakchieva
Malin Krastev
Dimitar Kuzev
Dimitar Martinov
Vassil Mihailov
Edoardo Minciotti
Blagovest Mutafchiev
Georgi Novakov
Ana Papadopulu
Emi Peniashki
Stanislav Pistalov
Bojidar Popochev
Krasimir Rankov
Roberto Serpi
Jordan Spirov
Stefan Sterev
Rositza Stoeva
Valentin Tanev
Anna Maria Tomova
Luciano Trevellin
Julian Vergov
Valeri Yordanov
Nikoleta Zaprianova
Georgi Zlatarev
Laura Efrikian

Soggetto:
Paolo Taviani
Vittorio Taviani
Antonia Arslan

Sceneggiatura:
Paolo Taviani
Vittorio Taviani

Musiche:
Giuliano Taviani

Montaggio:
Roberto Perpignani

Costumi:
Lina Nerli Taviani

Scenografia:
Andrea Crisanti

Effetti:
Enrico Pieracciani
Vassil Dikov
Arto Chividzhiyan
Nedyalko Nedyalkov
Vladimir Yordanov
Ivaylo Marinov
Rusko Ruskow
Ivaylo Tontchev
Stoyan Dzhorgov
Ivelin Yordanov
Arto Tchividjian

Fotografia:
Giuseppe Lanci

Suono:
Daniel Fontrodona
Alessandra Perpignani
Luca Anzellotti
Antonio Pulli
Massimo Anzellotti

Casting:
Beatrice Kruger

Aiuto regista:
Victor Bojinov
Mimmola Girosi

Produttore:
Grazia Volpi
Stefano Dammicco

La Masseria delle Allodole


Regia: Paolo Taviani, Vittorio Taviani
Anno di produzione: 2007
Durata: 122’
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico/storico
Paese: Italia/Bulgaria/Spagna/Francia
Produzione: Ager 3, France 2 Cinéma, Flach Film, Sagrera TV, Nimar Studios
Distributore: 01 Distribution
Data di uscita: 23/03/2007
Formato di ripresa: 35 mm
Camera: Moviecam Compact - Arri 535B
Formato di proiezione: 35 mm, colore
Ufficio Stampa: Amelia Marconcini / 01 Ufficio Stampa / Claudia Tomassini & Associates
Titolo originale: La Masseria delle Allodole
Altri titoli: The Lark Farm - Le Mas des Alouettes - Das Haus der Lerchen - Skřivánčí Farma - El Destino de Nunik

Sinossi: 1915. In una piccola città della Turchia la guerra sembra lontana, lontane le persecuzioni contro la minoranza armena. È armena la famiglia Avakian, che apre la sua bella casa per il funerale del suo patriarca. Anche il Colonnello Arkan, rappresentante della autorità turca, viene a rendere omaggio. “Grazie di questo gesto di pace…” gli mormora Aram, a nome della famiglia. Dopo molti anni tornerà dall’Italia il figlio maggiore Assadour, che esercita a Padova la professione di medico: a lui il padre ha lasciato la vecchia Masseria delle Allodole. Aram con la moglie Armineh, vivace ed esuberante, la zia Hasmig, il piccolo Avetis e le sue sorelle si preparano ad accoglierlo con impazienza, mentre Nunik , giovane ed esuberante, vive con angoscia la sua relazione nascosta con Egon, un giovane ufficiale turco. Un amore pericoloso, impossibile. Egon appartiene al partito dei “Giovani Turchi” che si sta organizzando segretamente per realizzare il mito della “Grande Turchia”. La famiglia Avakian sembra non avvertire la tempesta che si sta avvicinando: festeggia il restauro della masseria ballando al suono del kocharì. Ma nel maggio l’Italia si schiera al fianco della Francia contro l’Austria e l’Impero Turco. Le frontiere vengono chiuse. Assadour cerca inutilmente, affannosamente, di partire. Deve rimanere in Italia mentre in Turchia il partito dei Giovani Turchi ordina il massacro degli armeni. Rifugiatosi ingenuamente nella Masseria delle Allodole, Aram e tutti i maschi, anche i bambini, vengono raggiunti dai soldati e trucidati. Le donne e Avetis, sopravvissuto perché travestito da femmina, si incamminano in una marcia forzata verso il deserto, dove sono condannate a morire.
Ma qualcuno segue, nascostamente, il gruppo: sono Nazim e Ismene. Lui, un turco appartenente alla “Confraternita dei Mendicanti”, ha sempre avuto un legame forte con la famiglia di Aram che, secondo i principi evangelici della società armena, rispetta la povertà; lei è una lamentatrice greca, la “tata” di Nunik e di Avatis. In un momento di debolezza Nazim ha tradito la famiglia. Ora, sconvolto dalla tragedia e dalla sua colpa, è deciso a riscattarsi. Insieme ad Ismene salverà quel che resta della famiglia, i piccoli e Armineh di cui ha sempre sentito in segreto il fascino e che ora si è chiusa in un silenzio di pietra. Salverà Nunik che, per procurare cibo ai suoi, offre la sua bellezza, la sua verginità a uno dei soldati turchi che sorveglia la colonna delle deportate. È un giovane soldato, Youssouf, che fin dall’inizio della marcia è stato attratto dalla fierezza di Nunik. Disprezza i commilitoni che si sono goduti le donne armene prendendole con la forza; prova vergogna di fronte a Nunik che si è denudata nella sua tenda. La copre. La rispetta. Si incontrano ancora: in Youssouf nasce l’amore, in Nunik riconoscenza e tenerezza. Con l’aiuto della Confraternita dei Mendicanti di Aleppo, Nazim prepara la fuga. “È per questa notte” confessa Nunik a Youssouf che, disperato, cerca inutilmente di trattenerla con sè.
La carrozza col sottofondo è pronta al bordo del campo per raccogliere i fuggitivi. Ma qualcosa mette in sospetto i guardiani. I bambini e Armineh stanno per essere scoperti. Per attirare l’attenzione su di sé, Nunik si stacca da loro, raggiunge il centro del campo e inizia a cantare una canzone armena, “Ov Sirun sirun”.
“Prima il fuoco poi la testa!” ordina contro di lei il comandante, secondo le leggi del campo. Tra i soldati c’è anche Youssouf. I suoi occhi incontrano quelli di Nunik che lo implorano di ricordare la sua promessa: “Non ho paura della morte, ma non mi fare torturare. Promettimelo!”.
Disperato, Youssouf leva la lama verso l’alto. Intanto Avetis e le bambine stanno correndo verso il mare, verso Venezia dove Assadour sul molo li sta aspettando.
Quattro anni dopo. Nel processo per i crimini contro il popolo armeno Youssouf denuncia l’eccidio. Per primo denuncia se stesso per l’uccisione di Nunik Avakian, la donna che ha amato.

Sito Web: http://

Ambientazione: Plovdiv (Bulgaria) / Padova / Chioggia

"La Masseria delle Allodole" è stato sostenuto da:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC)
Programma Media Unione Europea


Libro sul film "La Masseria delle Allodole":
"La Masseria delle Allodole"
di Antonia Arslan, 233 pp, Rizzoli, collana Scala Italiani, 2004
rilegato
prezzo di copertina: 15,00


Note:
Doppiaggio a cura della Voltumna Film.

Video


Foto