Recensioni di :
- "Due Partite": il film sulle donne di Enzo Monteleone


Sinossi *:
Una commedia dolce amara sul mondo femminile. Due epoche, due modi di essere donne.
Anni Sessanta: una partita a carte per stare insieme. Ogni giovedi' pomeriggio quattro amiche si raccontano amori e tradimenti, teorizzando la maternita', la vita e i problemi del matrimonio. Litigano, ridono, parlano con complicita' e un po' di cinismo.
Trent'anni dopo: le figlie si ritrovano al funerale di una delle madri. Sono le stesse bambine che, durante le partite a carte, giocavano nella stanza vicino. Come le loro madri, si confidano sogni e paure, il tempo che passa, il rapporto con il lavoro, il desiderio di maternita'. Sono passati decenni ma l'identita' femminile sembra inalterata, nonostante la carriera e l'emancipazione; essere donna significa oggi come allora energia, allegria, fatica e dolore.

Cast

Interpreti:
Margherita Buy (Gabriella - 1966)
Isabella Ferrari (Beatrice - 1966)
Marina Massironi (Claudia - 1966)
Paola Cortellesi (Sofia - 1966)
Carolina Crescentini (Sara - 1996)
Valeria Milillo (Cecilia - 1996)
Claudia Pandolfi (Rossana - 1996)
Alba Caterina Rohrwacher (Giulia - 1996)

Soggetto:
Cristina Comencini

Sceneggiatura:
Enzo Monteleone
Cristina Comencini

Musiche:
Giuliano Taviani

Montaggio:
Cecilia Zanuso

TRAILER

FOTO


NOTIZIE 'Due Partite'

Libri


Libro sul film "":
"Due Partite"
di Cristina Comencini, 95 pp, Feltrinelli, collana Super Universale Economica, 2006
Anni Sessanta, quattro donne giocano a carte in una casa. Ogni giovedì, da molti anni, si riuniscono per fare una partita, chiacchierare, passare il pomeriggio. Portano con sé le loro bambine che giocano nella stanza accanto. Nessuna di loro lavora, fanno le madri, le mogli, si conoscono da molto tempo. Una di loro è incinta del primo bambino. Durante il primo atto della commedia vediamo intrecciarsi le loro storie tra comicità ed emozioni, il tutto scandito dai primi dolori della partoriente: il tema più forte è quello della maternità, dei vari modi d'intenderla. E la fine del primo si chiude con una nascita: il palcoscenico deserto, le carte abbandonate sul tavolo verde, le voci trafelate delle donne fuoriscena. Secondo atto oggi, quattro donne s'incontrano in un'altra casa, sono vestite di scuro. Si sono riunite dopo il funerale di una delle loro madri che si è suicidata. Capiamo che sono quelle bambine che nel primo atto giocavano nella stanza accanto. A poco a poco le colleghiamo una dopo l'altra alle madri. Qualche volta per rassomiglianza, qualche volta per assoluto contrasto. Due epoche, due modi di essere donne. Sono più felici queste donne, più realizzate? A tratti pare essersi spezzata una catena, meglio o peggio, chi lo sa? Inevitabile. Ma l'identità stessa femminile sembra a tutte loro qualcosa di indefinibile e perciò perennemente a rischio, oggi come ieri. Una specie di energia, di follia che non vuole farsi disarmare, che risorge sempre dalla morte per dare la vita.
prezzo di copertina: 8,50



Note:
Il film trae spunto dall'omonimo spettacolo teatrale scritto e diretto da Cristina Comenicini in cui si confronta il mondo femminile di oggi con quello degli Anni 60.

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