Sinossi *:
A Milano - sui Navigli, a Ripa di Porta Ticinese - c’è un appartamento la cui porta è sempre aperta. A varcarla sono intellettuali, cantanti, giornalisti, ma anche semplici curiosi. Sono tutti lì per lei, Alda: 70 anni, unghie smaltate, sigaretta sempre accesa, un caos in cui si trova a suo agio. Ma cosa la rende così speciale? La sua poesia, certo, ma anche la sua vita senza mezze misure che lei stessa, con ironia e sagacia, racconta a un giovane intellettuale, Arnoldo. Un salto indietro nel tempo e siamo nel secondo dopoguerra. Alda è un’adolescente con una sensibilità spiccata e il dono di scrivere poesie che la madre, donna severa, non comprende e che il padre non incoraggia abbastanza. Il desiderio di Alda di continuare gli studi viene frustrato quando non viene ammessa al liceo classico: un’umiliazione che trasforma la sua vocazione per la poesia in ossessione. È una sua ex insegnante a darle l’occasione della vita portando le sue poesie al critico Giacinto Spagnoletti, che ne rimane ammirato e la invita nel proprio salotto letterario. Le poesie di Alda vengono lette e apprezzate e ben presto arrivano anche le prime pubblicazioni: il suo talento precoce e inspiegabile ne fa una vera enfant prodige. In quel circolo letterario Alda trova anche il suo primo amore, lo scrittore Giorgio Manganelli. Dieci anni più grande di lei, sposato, ma ad Alda non importa: lo ama con tutta sé stessa con furore totalizzante, quello che sarà per sempre il suo modo di amare. Incapace di starle accanto, Giorgio la lascia. Alda è disperata, ma riesce a risollevarsi, come sempre farà nella vita. Incontra un altro uomo, molto diverso da lei per interessi e mentalità, ma che diventerà suo marito: Ettore Carniti. Alda prova a essere moglie e madre secondo tradizione, ma la sua natura è diversa. Lei ed Ettore litigano spesso. A questo si aggiunge che l’attenzione del mondo letterario nei suoi confronti sta scemando e Alda non riesce a trovare nessuno che pubblichi le sue nuove raccolte di poesie. Pian piano precipita nella psicosi fino al giorno in cui, dopo una grave crisi di nervi, il marito la fa ricoverare. Non immagina che Alda, tra un ricovero e l’altro, rimarrà in manicomio per ben dieci anni. Anni di buio, sofferenza, cure pesanti e perdita di contatto con il mondo. A salvarla sarà il rapporto con il dottor Enzo Gabrici, lo psichiatra che l’ha in cura. È lui a spingerla a riprendere l’attività poetica dopo anni di silenzio, regalandole persino una macchina da scrivere. E Alda, attraverso le parole che bruciano la pesantezza della vita, scrivendo riesce a trasfigurare il dolore e la malattia, vincendoli. Rimasta vedova, Alda sposa il poeta Michele Pierri, che ha molti anni più di lei, e si trasferisce da lui a Taranto. Ma la felicità non dura a lungo, perché Michele muore poco dopo. Rientrata a Milano, Alda non si dà per vinta e si afferma come una delle figure di riferimento della vita culturale italiana.

Cast

Interpreti:
Laura Morante (Alda Merini)
Federico Cesari (Arnoldo Mosca Mondadori)
Rosa Diletta Rossi (Alda Giovane)
Giorgio Marchesi (Dottor Enzo Gabrici)
Mariano Rigillo (Michele Pierri)
Sofia D'Elia (Alda Adolescente)
Luca Cesa (Ettore Carniti)
Alessandro Fella (Giorgio Manganelli)
Francesca Beggio (Emilia Painelli Merini)
Ludovico Succio (Giacinto Spagnoletti)
Gianluca Bottoni (Nemo Merini)

Soggetto:
Roberto Faenza
Lea Tafuri

Sceneggiatura:
Roberto Faenza
Lea Tafuri

Musiche:
Dimitri Scarlato
Giovanni Nuti (Brano "Lirica Antica")

Montaggio:
Davide Miele

Costumi:
Carola Fenocchio
Giovanna Mazzi

Scenografia:
Maurizio Zecchin
Angela Bellora

Fotografia:
Saverio Guarna

Aiuto regista:
Paolo Giacomo Marino

Produttore:
Elda Ferri

Consulenza alla sceneggiatura:
Arnoldo Mosca Mondadori

Consulenza alla sceneggiatura:
Ambrogio Borsani

Consulenza alla sceneggiatura:
Paolo Milone

Organizzazione:
Mara Cereda

Produzione esecutiva:
Gianluca Leurini

Produzione esecutiva:
Simona Bellettini

Produzione esecutiva:
Ferdinand Dohna

Supervisione di produzione:
Luca Lisena

Produzione Rai:
Fania Petrocchi

TRAILER

FOTO


NOTIZIE 'Folle d'Amore. Alda Merini'

Libri


Libro sul film "":
"Perché ti ho perduto"
di Vincenza Alfano, 144 pp, Perrone, 2021
Lei è Alda Merini, "la poetessa dei Navigli", una voce libera da ogni travstimen-to, un'anima che non conosce finzione, non accetta il compromesso. La chiamano folle e lei si abbandona alla follia, al tempo stesso, condanna e benedizione. È ancora una bambina quando il bombardamento di una guerra troppo vicina distrugge la sua casa e l'allontana dalla città e dalla scuola. Diventa la rivelazione del cenacolo di Giacinto Spagnoletti e la giovanissima amante di Giórgio Manganelli, adorato compagno delle discese nell'abisso della sua mente abitata da ombre. Alda ci prova ad aggrapparsi alla realtà, al marito, alle figlie, ma la normalità la opprime e la rende incapace di accettare il compromesso disumano che soffoca l'urlo fiero e doloroso della sua anima. Solo grazie alla poesia può dare un nome al mondo fantasmagorico che« abita con strazio è incanto. Internata in manicomio, attraversa un pèrcorso di cadute e resurrezioni. In quella stanza bianca non è mai sola: accanto a lei ci sono le visioni e il ricordo di Giorgio che ha perduto, le altre anime sofferenti di quella bolgia infernale, ma soprattutto c'è la sua amica. Celeste, che cela un segreto indicibile. Vincenza Alfano riscrive liberamente alcune pagine della biografia di Alda Merini e, attraverso una trasfigurazione fantastica, ne ripercorre le pieghe più nascoste in un gioco di specchi che ci rimanda la sua storia di speranza e di felice condanna.
prezzo di copertina: 15,00



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