Sinossi *:
Autunno 1943. La giovane Rosa, in fuga da Berlino colpita dai bombardamenti, raggiunge un piccolo paese isolato vicino al confine orientale. Qui è dove vivono i suoceri e dove il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa del suo ritorno. Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti. Rosa, la berlinese, fatica a farsi accettare. Ma quando finalmente vince la diffidenza verso di lei, accade qualcosa che la farà sentire in colpa. Un ufficiale delle SS, contro ogni razionalità e a dispetto di sé stessa, risveglia in lei l’amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto.

Cast

Interpreti:
Elisa Schlott (Rosa)
Max Riemelt (Ziegler)
Alma Hasun (Elfriede)
Emma Luisa Falck (Leni)
Olga Von Luckwald (Heike)
Thea Rasche (Augustine)
Berit Vander (Ulla)
Kriemhild Hamann (Sabine)
Esther Gemsch (Herta)
Jurgen Wink (Joseph)
Boris Aljinovic (Krümel il cuoco)
Nicolo' Pasetti (SS Gunther)
Peter Schorn (SS Klaus)
Gabriele Mazzoni (SS Franz)
Philipp Seppi (Ernst)
Paolo Grossi (SS Oscar)
Lukas Zingerle (Medico infermeria)
Marco Boriero (Medico presidio stazione)
Alessandro Passi (Medico vagone feriti)
Nicolas Handwerker (Voce di Gregor)
Esther Gemsch (Herta)
Jurgen Wink (Joseph)
Boris Aljinovic (Krümel il cuoco)
Nicolo' Pasetti (SS Gunther)
Peter Schorn (SS Klaus)
Gabriele Mazzoni (SS Franz)
Philipp Seppi (Ernst)
Paolo Grossi (SS Oscar)
Lukas Zingerle (Medico infermeria)
Marco Boriero (Medico presidio stazione)
Alessandro Passi (Medico vagone feriti)
Nicolas Handwerker (Voce di Gregor)

Soggetto:
Cristina Comencini
Ilaria Macchia
Giulia Calenda

Sceneggiatura:
Cristina Comencini
Ilaria Macchia
Giulia Calenda
Doriana Leondeff
Silvio Soldini
Lucio Ricca

Musiche:
Mauro Pagani

Montaggio:
Carlotta Cristiani
Giorgio Garini

Costumi:
Marina Roberti

Scenografia:
Paola Bizzarri

Fotografia:
Roberto Berta

Suono:
Antoine Vandendriessche
Daniela Bassani (Montaggio e Mix)
Marzia Cordò (Montaggio e Mix)
Stefano Grosso (Montaggio e Mix)
Giancarlo Rutigliano (Montaggio e Mix)
Daniela Bassani (Montaggio e Mix)
Marzia Cordò (Montaggio e Mix)
Stefano Grosso (Montaggio e Mix)
Giancarlo Rutigliano (Montaggio e Mix)

Casting:
Laura Muccino
Lisa Stutzky

Aiuto regista:
Cinzia Castania

Produttore:
Cristiana Mainardi
Lionello Cerri
Joseph Rouschop
Katrin Renz
Stefan Jaeger
Alessio Lazzareschi (Associato)

Organizzatore Generale:
Alessandro Calosci

Organizzatore Generale:
Federico Boldrini Parravicini

Amministratore:
Cristina Gerosa

Produttore Delegato:
Domenico Cuscino

Line Producer Belgio:
Karim Cham

Segretaria di Edizione:
Gabriella Gobber

Art Director:
Igor Gabriel

Trucco:
Esmé Sciaroni

Produttore Esecutivo:
Simona Benzakein

Parrucco:
Samankta Giorgia Mura

Operatore:
Ramiro Civita

Coordinamento di Produzione:
Martina Pozzo

Direttore di Produzione:
Federico Parisi Asaro

Parrucco:
Samankta Giorgia Mura

Operatore:
Ramiro Civita

Coordinamento di Produzione:
Martina Pozzo

Direttore di Produzione:
Federico Parisi Asaro

NOTIZIE 'Le Assaggiatrici'

Libri


Libro sul film "":
"Magico Realismo - Il Cinema di Silvio Soldini"
di Domenico Lucchini, 424 pp, Armando Dadò Editore, collana Varia, 2024
Difficile individuare modelli di riferimento (agli inizi Godard e Wenders ma anche Antonioni e Ozu) per un regista come Silvio Soldini che, al contrario, ha saputo portare una sua propria originalità nel farsi di un cinema poco legato alla tradizione italiana e invece molto attento ad un respiro più ampio, quasi universalistico anche quando narra, come spesso gli accade, storie “minimaliste” di provincia e di semplici sentimenti. Il cinema di Silvio Soldini ha insinuato negli spettatori sapienti dubbi concettuali in virtù di un itinerario che dal naturalismo e realismo dei primi suoi film si è corredato vieppiù dalla linfa della metafora. Dall’individuazione della Galassia borghese disvelata mediante la costruzione di personaggi-archetipi, avvolti dalla vocazione delle aporie e dal solipsismo, fino ad ammantare di “surrealismo” le azioni del loro ménage quotidiano. Per fare l’ingresso nella ricognizione sociale e indirettamente politica, soprattutto con i suoi documentari e nell’analisi comportamentistica: per penetrare, quindi, nel viaggio utopico e nella fuga estatica, a volte attraverso “falsi movimenti”. Il cinema di Silvio Soldini come intellettuale “periscopico” di produzione della differenza, stimolazione del dubbio, provocazione di limpida fattura culturale. Sono queste le tematiche che vengono attivate e risolte da Domenico Lucchini, con un copioso e approfondito “essai”. Una circumnavigazione che tocca tutti i lidi dell’articolato mosaico della tramatura dell’autore milanese, nonché i litorali della decifrazione linguistica, dal registro neorealista a quello favolistico, (il “magico realismo”) che pervadono i suoi 40 film. Il primo e completo discorso sul cinema soldiniano in Svizzera e che manca in Italia da un ventennio; il merito è duplice.
prezzo di copertina: 23,75



Note:
Dal romanzo di Rosella Postorino, ispirato dalla testimonianza dell’ultima assaggiatrice di Hitler, questa storia finora mai raccontata accende una nuova luce su ciò che nemmeno la guerra è in grado di strappare al cuore e al corpo delle donne e degli uomini.

Nel 2012 a 95 anni, poco prima di morire, una donna di nome Margot Wölk ha rivelato di essere stata una delle giovani tedesche costrette ad assaggiare i pasti di Hitler. Nessuno aveva mai saputo dell'esistenza delle assaggiatrici. Margot Wölk è stata l'unica tra loro a sopravvivere alla fine della guerra. La sua vicenda ha ispirato il romanzo e il film.

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