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SE SON ROSE... - Un Pieraccioni a caccia di donne


Torna dopo 3 anni Leonardo Pieraccioni con un film che lo vede alla ricerca, suo malgrado, di una fidanzata. Ricco cast femminile, in uscita il 28 novembre.


SE SON ROSE... - Un Pieraccioni a caccia di donne
Leonardo Pieraccioni e una delle sue ex in "Se son rose..."
Pieraccioni ha fatto 13! Il nuovo film, tredicesimo in carriera, arriva in sala completo di un cast tutto al femminile, a parte Gianluca Guidi e il cammeo di Vincenzo Salemme, per una storia sentimentale che coinvolge ogni aspetto dell’amore: il ricordo, il tradimento, la famiglia, la figlia, le ex, e la nuova fiamma.

Il protagonista, che si chiama stranamente Leonardo, è un giornalista felicemente single che capitola alle richieste della figlia quindicenne e si decide a rimettersi con una donna. Se l’attuale fiamma (Elena Cucci), da cena-sesso e arrivederci, non lo soddisfa perché troppo stupida (proprio così, la chiama 48 perché secondo lui è il numero di neuroni che ha nel cervello…) qual è la miglior strada per tornare a rovinarsi la vita?

L’idea geniale della figlia è quella di ricontattare tutte le ex di papà e, a suo nome via e-mail, chieder loro di riprovare confermando il proprio cambiamento. Leonardo scopre la marachella della figlia ma accetta comunque di rivedere le vecchie fiamme cominciando un tour de force di appuntamenti con donne che non vedeva da anni. Una peggio dell’altra…

Insomma, una costruzione meccanica e complessa non per trovare una donna ma per riuscire a chiedersi ‘perché è finita con lei?’. Gli elementi del racconto scritto da Pieraccioni e Filippo Bologna sono leggeri e senza spessore mentre l’immancabile voce narrante, oltre all’attore-personaggio, appesantisce e sottolinea quello che non si riesce a scrivere con dialoghi e immagini.

Tanti personaggi femminili eccezionali ma poco approfonditi, con la ex interpretata da Michela Andreozzi che appare disegnata un po' più accuratamente. Antonia Truppo, Caterina Murino, Gabriella Pession e la stessa Claudia Pandolfi (madre della figlia) finiscono per mettere in scena donne eccessive ma che non vanno oltre il ruolo del caratterista utile solo per esaltare le doti del protagonista.

Però Leonardo Pieraccioni sembra aver smarrito lo smalto di una volta, insiste sul tema donne ma le sue azioni e reazioni non sembrano quelle di un tempo e anche i dialoghi e le battute non graffiano più come venti e passa anni fa.

27/11/2018, 10:00

Stefano Amadio