Sinossi *:
Il lunghissimo regno di Elisabetta II è la storia enigmatica di una donna timida e inavvicinabile che dell’accettazione del proprio destino, dell’appassionata difesa della corona, ha fatto la suprema ragione di vita e uno schermo impenetrabile. Con un’eccezione: la fotografia, che l’ha accompagnata nel suo lungo viaggio di sovrana e nell’iconografia del secolo. L’unico palcoscenico in cui The Queen, cedendo anche solo per pochi minuti alle leggi universali della luce e alle esigenze pratiche di un ritrattista, si è davvero rivelata. Delegando così ai grandi autori, che con il loro obiettivo l’hanno seguita nei decenni, non solo il racconto della propria immagine nel tempo e la memoria dei favolosi e talvolta drammatici giorni dei Windsor, ma anche la testimonianza del ruolo della monarchia in una società in costante evoluzione. Ritratto di Regina è una storia di fotografie: frammenti di una biografia disposti in modo poco geometrico, molto emotivo, ma anche biografie di “grandi autori” della fotografia che si intrecciano a quelle della Regina in un viaggio immaginario. Ogni ritratto è la tessera di un mosaico, cattura uno solo dei suoi mille volti, anche quando quel volto è lo stesso. Se ci sembra di conoscerla da sempre - o meglio, di averla sempre “vista” - è anche grazie alla fascinazione dei suoi ritratti fotografici che, mantenendo un’aura di atemporalità, nel tempo sono diventati icone globali.


Produttore:
Franco Di Sarro

Responsabile ricerca iconografica:
Livia Corbo'

Organizzatrice generale:
Alessandro Masi

Organizzazione New York:
Ginevra Polverelli

Produzione esecutiva:
Ognjen Dizdarevic

Supervisione sceneggiatura:
Tommaso Di Giulio

Supervisione sceneggiatura:
Jacopo Magri

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Note:
Basato sull’omonimo libro edito da Mondadori scritto da Paola Calvetti

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