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Antoine D'Agata a caccia di ispirazione ne "La Camera Cambogiana"-
Le tre "Situations" cambogiane del fotografo Antoine D'Agata raccontate da Tommaso Lusena e Giuseppe SchillaciSinossi *: Antoine D’Agata, fotografo dell’Agenzia Magnum, è a Phom Pen (Cambogia). Droghe, sesso e derive notturne sono elementi imprescindibili del suo lavoro autobiografico, ma in Cambogia il suo percorso artistico sembra essere giunto al punto più estremo.
Dopo essersi dedicato a fotografare paesaggi desolati e realtà marginali in tutto il mondo, Antoine D’Agata focalizza la sua ricerca sul corpo e la carne, nello spazio ristretto di una camera. In Cambogia passa alcune settimane dentro la camera di Lee, prostituta e pusher di ice, una droga del Sud Est Asiatico simile al crack. D’Agata vive una sorta di "love story" paradossale e disperata con Lee, consumando ice nel tentativo di fotografare la sua relazione intima con la donna. "
The Cambodian Room: Situations with Antoine D’Agata" svela la parte nascosta della vita-arte di Antoine D’Agata; la sua scelta di vivere il sesso e la droga come cura e come perdizione. Un percorso apocalittico e sublime, simile a quello di altri artisti eretici della cultura contemporanea come Kerouac, Artaud, Bacon e Pasolini.