Note:
Nel dicembre 2008 il film di Andrea Papini intitolato “La velocità della luce”, vince il primo premio della rassegna “Cinema Domani. Esordi del Cinema italiano indipendente”. Il premio consiste in due settimane di uso della raffinata telecamera Red 4k. Su questa opportunità, insieme con la collaudatissima e affiatata troupe del film precedente, è nata l’idea di realizzare il film “La misura del confine”, ambientato interamente in un rifugio di montagna a tremila metri di quota: il Vigevano.
Questo ampio rifugio situato sul Monte Rosa è dotato di diversi saloni con affacci su panorami magnifici. Il luogo è diventato così il teatro di posa, per interni ed esterni, della realizzazione di questo film al quale ha partecipato, oltre all’affiatato cast di attori - comprendente tra gli altri Peppino Mazzotta e Paolo Bonanni, provenienti da successi come “La meglio gioventù” o “Il commissario Montalbano” – uno staff di tecnici di prim’ordine.
Tutto il progetto filmico è stato una sfida, sia per gli attori che hanno vissuto a cavallo tra settembre ed ottobre del 2009 nello stesso luogo delle riprese, sia per la produzione che ha accompagnato gli attori nel loro difficile lavoro in alta quota, sia per la regia, che ha unito irrazionalità e passioni, prima fra tutte quella per la montagna, continuamente sfidata dagli abitanti che la circondano, spesso anche a costo della vita.
Data l’eccezionale posizione del rifugio - oggi facilmente raggiungibile con le funivie che salgono sia dal versante piemontese sia da quello valdostano - gli esterni e gli interni si sono amalgamati con fluidità spettacolare, eliminando il pericolo claustrofobico di analoghi film ambientati in un’unica location. Un grazie particolare va rivolto alle comunità locali – Alagna e Varallo –, al corpo guide, all’elisoccorso e alle funivie del Monterosa ski senza i quali la realizzazione di questo film sarebbe stata impossibile.