Sinossi *: Fedele Cova ( Ennio Fantastichini) a capo della Società Autostrade, è un uomo severo, ma sincero, con grandi capacità di comando, ed è lui a formare il gruppo di lavoro. Cova vuole con sé a Milano per la grande impresa: Giovanni (Giorgio Marchesi), brillante ingegnere progettista, uomo che nasconde una grande ferita e che conserva ricordi orrendi della ritirata in Russia durante la guerra, Bruna (Anita Caprioli) architetto, donna moderna, bella e affascinante, e Gaetano (Carmine Recano), un giovane operaio napoletano, “salito” al nord in cerca di fortuna per assicurare un futuro migliore a sua moglie Angela (Raffaella Rea) e ai suoi figli.
Le loro storie si intrecciano con quella di Maria (Valeria Bilello), una delicata ragazza con l’unico sogno di diventare sarta, e con quelle dei tanti operai che sulla lunga strada lavorano giorno e notte senza lamentare fatica. Sulla strada dritta, ognuno di loro incontrerà il proprio destino.
Note:
Miniserie in due puntate.
PRIMA PARTE
Autunno 1956. Cova amministratore delegato della Società Autostrade, vuole dimostrare al mondo che l’Italia è capace di vincere la sfida della ricostruzione e tenere fede all’incarico che gli è stato dato: realizzare una strada dritta lunga 755 chilometri, che unisca le città d’Italia.
Le sue braccia operative sono Giovanni e Gaetano.
Giovanni è un ingegnere giovane e brillante, al suo fianco sui tavoli da disegno Bruna, un architetto in grado di stupire tanto per il suo talento quanto per la sua bellezza.
Gaetano è un operaio del Sud, in cerca di fortuna. A Milano bussa alla porta di Giovanni, suo tenente nella guerra in Russia e viene coinvolto anche lui nella grande avventura: la costruzione dell’ Autostrada del sole.
A Milano, Gaetano incontra Maria. E’ un colpo di fulmine, si accende tra loro una passione improvvisa che entrambi cercano di controllare senza riuscirvi. La strada va avanti, Giovanni progetta opere ardite e Gaetano, con gli altri operai, lavora senza tregua nei cantieri. Una sera, la natura sembra ribellarsi, il Po prende ad ingrossarsi, la piena sale ad una velocità tale da far temere per il lavoro fatto negli ultimi mesi: la struttura del ponte, appena costruita, per la spinta dell’acqua potrebbe crollare, mettendo a rischio la vita di molti operai.
Giovanni, non si ferma neanche un attimo a pensare, affronta il fiume da solo, si dirige verso il pilone, e prova a stringere le valvole della pressione. E’ uno sforzo disperato, Giovanni usa tutta la sua forza anche se l’ossigeno è scarso e la testa incomincia a girare, riesce a chiudere le valvole solo un attimo prima di perdere controllo ed equilibrio. E’ notte, ed è solo, privo di sensi, sul fondo del cassone.
SECONDA PARTE
L’alba seguente scopre il fiume ancora in piena, Gaetano si accorge della barca ormeggiata al pilone e intuisce tutto: Giovanni ha raggiunto da solo la struttura per mettere in salvo gli operai e l’intero cantiere .
Sono attimi di panico, ma il gruppo di operai riesce a portare in salvo il giovane ingegnere.
Il giorno dell’inaugurazione della prima tratta di autostrada, quelle ore di paura sono solo un brutto ricordo, a riflettersi negli sguardi di tutti c’è l’orgoglio per aver realizzato un’opera inimmaginabile : un immenso ponte sul Po, lungo un chilometro e duecento metri, che resiste persino al passaggio dei carri armati.
L’amore tra Gaetano e Maria, nonostante l’arrivo di Angela, i sensi di colpa di Gaetano, e il desiderio di sottrarsi di Maria, continua ad essere forte. Anche tra Bruna e Giovanni c’è qualcosa di vero e profondo. E dopo essersi allontanati per qualche tempo decidono che una volta finita la strada il loro futuro sarà insieme.
E la strada va avanti e prosegue veloce, sembra una solita giornata di lavoro, alcuni operai sono sulla centina ideata per realizzare i viadotti dell’Appennino, ad un tratto un forte rumore rompe il silenzio delle montagne, l’impalcatura cede facendo precipitare tre operai pericolosamente ancorati alla vita dalla sola cintura di sicurezza.
Tra essi c’è anche Gaetano, Giovanni non esita un istante a soccorrerli: si cala lungo la centina, riuscendo a salvarli tutti proprio nell’attimo in cui la struttura si spacca facendolo precipitare nel vuoto come un angelo predestinato.
È il 1964 quando Gaetano, deciso a rientrare al Sud, promette a sua moglie che baderà alla famiglia anche da separati. Ha deciso di lasciarsi andare a quell’amore che non ha più ragione d’esser negato e corre a cercare Maria, trasferitasi intanto proprio a Napoli per dimenticarlo. Dopo 8 anni di lavori, l’Autostrada viene inaugurata. E’ il 4 ottobre 1964: le prime due macchine ad attraversare l’autostrada sono due 500 guidate da due giovani donne, una partita da Milano, l’altra da Napoli. Nel punto concordato a metà strada, Cova e i suoi aspettano emozionati. Nel momento dell’arrivo l’applauso è fragoroso ed è dedicato a tutti coloro che non ci sono più e che per la “strada dritta” hanno dato la vita.