Sinossi *: Verona, 1970. Sergio, nove anni, figlio unico, ha molta fantasia e i suoi genitori, molto indaffarati come tutti i genitori, si occupano poco di lui. Come ogni estate, Sergio, il papà e la mamma lasciano l’appartamento di Verona per andare nella casa di campagna. È una bella casa, immersa nel verde di prati e boschi. Sergio ha qualche amico, ma preferisce stare da solo, anche perché riesce a passare con molta facilità dal mondo reale a tanti altri mondi immaginari. Quando la madre e il padre gli dicono che arriverà un fratellino, o una sorellina, lui comincia a vederseli davanti nei suoi giochi fantastici. Sergio pensa che, con la nascita di un fratello, dovrà rinunciare a molti privilegi e che l’attenzione dei genitori diminuirà ancora di più. Nelle sue fantasie, gioca con questo fratellino ancora non nato e si spinge parecchio in là, fino a bruciarlo vivo su una graticola. Quando la madre perde il bambino, Sergio viene sopraffatto dal senso di colpa e cerca di ottenere il perdono dal fratello immaginario, ormai destinato a rimanere tale. Per tutta risposta, il fratello, severamente e semplicemente, gli dice: «Io sono morto e adesso devi morire anche tu». Soltanto con una specie di sacrificio rituale, Sergio riesce a placare il fratello immaginario e a riaverlo accanto nel suo mondo fantastico. Cinque anni dopo, mentre Sergio si prepara per partire per le vacanze..