"Una commedia italiana che non fa ridere", la questione IMAIE
Un cortometraggio "di servizio": nasce con questo intento
"Una commedia italiana che non fa ridere" di Luca D'Ascanio, la presentazione ufficiale del gruppo di studio “Artisti 7.6.07” (dalla data in cui è stato redatto lo Statuto Sociale Europeo degli Artisti) che si pone come nuova realtà istituzionale a difesa degli artisti dopo la fine del controverso IMAIE.
Un gruppo di attori e volti noti (eccoli tutti:
Giuseppe Battiston, Paolo Calabresi, Valentina Correani, Elio Germano, Valeria Golino, Neri Marcoré, Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese, Michele Riondino, Claudio Santamaria, Paolo Sassanelli, Riccardo Scamarcio, Valeria Solarino Franca Valeri, Daniela Virgilio) racconta - con un montaggio ritmato e molto efficace - la nascita dell'IMAIE (l'equivalente per chi "ci mette la faccia" di ciò che la SIAE è per gli autori), la sua storia, il suo malfunzionamento e la sua fine.
Errori e malaffare, governi che non controllano e soldi che spariscono: questo in sostanza il percorso dell'IMAIE, che ha portato a una presa di posizione degli attori e degli artisti, che hanno deciso di non stare più a guardare e di muoversi in prima persona.
Sfondo nero, parole chiare e decise, messaggio lanciato: questa commedia italiana non fa ridere, ma fa riflettere.
Il cortometraggio è visibile direttamente sul
sito del progetto Artisti 7.6.07.
26/05/2012, 12:47
Carlo Griseri