Sinossi *:
Anni fa Ugo Pirro ha disegnato il cavaliere Luigi Calvo, un fumetto che si ribella al suo autore. Pirro ha dedicato la sua vita alla scrittura creativa: romanzi di invenzione e autobiografici, articoli, le parole della canzone Cerasella e, soprattutto, film. Pirro è stato, infatti, uno dei più grandi sceneggiatori italiani e alcuni suoi film sono diventati simbolo del cinema di impegno civile. Quando nel ’68 si occupò per protesta la Mostra di Venezia, Pirro era in prima fila accanto a tanti autori tra cui Zavattini col quale, in seguito, instaurò una lunga e significativa corrispondenza. I due si scrivevano di viaggi e di incontri ma, soprattutto, parlavano di idee, di metodo creativo, del ruolo dello sceneggiatore e di chi, volontariamente, scrive immagini che altri interpreteranno e trasformeranno in film. "Pirro era solo apparentemente un cronista, in realtà era un inventore", dice di lui Tullio Kezich parlando de La sala dei professori, un testo teatrale che Pirro scrisse nel '94, in cui si mette in scena un tema che solo alcuni anni dopo avrebbe riempito le pagine della cronaca. Ugo Pirro era uno scrittore capace di vedere avanti, di raccontare in anticipo qualcosa che stava per accadere o cambiare nella società. "In anticipo… – amava ripetere ai suoi allievi – …ma non troppo, perché altrimenti non vi capiscono".

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