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locandina di "Il Sangue dei Vinti"

Cast

Interpreti:
Michele Placido (Franco Dogliani)
Barbora Bobulova (Anna Spada/Costantina)
Alessandro Preziosi (Ettore Dogliani)
Philippe Leroy (Umberto Dogliani)
Giovanna Ralli (Giulia Dogliani)
Stefano Dionisi (Kurt)
Alina Nedelea (Lucia Dogliani)
Daniela Giordano (Maria Rossini)
Valerio Binasco (Nello Foresi)
Massimo Poggio (Vincenzo Nardi)
Stefano Dionisi (Kurt)
Ana Caterina Morariu (Elisa)
Luigi Maria Burruano (Mario Vagagini)
Tony Sperandeo (Salustri)
Raffaele Vannoli (Petrucci)
Vincenzo Crivello (Caronte)
Hary Prinz (Uomo Gestapo)
Teresa Dossena (Elisa da Bambina)
Pierluigi Coppola (Vittorio)
Tommaso Ramenghi (Marò)
Flavio Parenti (Riccardo Barberi)
Mario Bois (Ufficiale SS)
Riccardo Flammini
Angelo Donato Colombo
Nino D'Agata

Soggetto:
Giampaolo Pansa
Dardano Sacchetti
Massimo Sebastiani

Sceneggiatura:
Dardano Sacchetti
Massimo Sebastiani

Musiche:
Carlo Siliotto

Montaggio:
Anna Napoli

Costumi:
Sergio Ballo

Scenografia:
Andrea Crisanti

Effetti:
Stefano Marinoni

Fotografia:
Giovanni Mammolotti

Suono:
Andrea Caretti
Filippo Porcari
Federica Ripani

Produttore:
Alessandro Fracassi

Il Sangue dei Vinti


Regia: Michele Soavi
Anno di produzione: 2008
Durata: 108'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico/storico
Paese: Italia
Produzione: Media One Entertainment; in collaborazione con Rai Fiction
Distributore: 01 Distribution
Data di uscita: 08/05/2009
Formato di ripresa: 35 mm
Formato di proiezione: 35 mm, colore
Ufficio Stampa: Marco Alfieri / Studio Morabito / 01 Ufficio Stampa
Titolo originale: Il Sangue dei Vinti
Altri titoli: Blood of the Losers

Recensioni di :
- Festival di Roma 2008: "Il Sangue dei Vinti": il revisionismo storico di Soavi e Pansa

Sinossi: Dogliani ricorda che tutto iniziò il 19 luglio 1943, quando quattro gruppi di B17 e cinque gruppi di B24 bombardano Roma, più precisamente lo scalo ferroviario a San Lorenzo, causando ingenti danni e molte vittime, più di duemila. In quei momenti, Dogliani stava indagando sulla morte violenta di una giovane prostituta, ma il crollo del palazzo, a causa di una bomba, fda sparire il cadavere e il giallo.
A distanza di anni, ritrovato casualmente il cadavere, Dogliani incontra la giovane figlia della donna uccisa. Insieme a lei inizia un doloroso viaggio della memoria, che ha due scopi: chiarire una volta per tutte i contorni del giallo, ovvero dell'omicidio di Costantina, la prostituta, e scoprire che fine ha fatto sua sorella Lucia, presa dai partigiani e mai più ritrovata. Dogliani è sicuro che sua sorella sia stata giustiziata in quanto repubblichina, ma vorrebbe ritrovarne i resti per darle finalmente sepoltura. Dogliani è convinto che Elisa, la figlia della prostituta uccisa, possa darle indicvazioni utili a ritrovare la fossa comune dove è sepolta Lucia, ma la cosa non è così semplice. Per quanto Elisa, ricercatrice all'università, abbia in simpatia Dogliani, che le ha salvato la vita portandola via dal palazzo che crollava sotto le bombe, si mostra reticente e sospettosa. Teme in realtà che Dogliani voglia, a distanza di tantri anni, riaprire il giallo, scoprendo segreti che sarebbe meglio restassero sepolti.
In realtà Dogliani non ha mai smesso di pensare all'assassino mai trovato, al movente di quell'omicidio che riguarda due sorelle gemelle, Anna e Costantina, alla verità nascosta e inconfessabile. Con Elisa, Dogliani intraprende un viaggio verso il nord, il Piemonte, verso i luoghi che furono teatro degli avvenimenti. Nel corso del viaggio si alternano i momenti di confronto tra due mentalità diverse, quella di Dogliani, poliziotto al servizio dello stato, e quella di Elisa, ricercatrice che ha un'altra visione di quanto accaduto negli ultimi mesi di guerra.
Il puzzle delle memoria è fatto di tanti tasselli che cercano una giusta collocazione.
Inizia dal crollo di un palazzo popolare dove è stato scoperto il cadavere di una giovane prostituta, Costantina, uccisa con un colpo di pistola che ne ha sfigurato il volto: e dove Dogliani scopre la piccola figlia della prostituta, Elisa, che salva, portandola via in braccio, pochi istanti prima dello scoppio che sbriciola il caseggiato distruggendo ogni cosa e facendo “sparire” il cadavere di Costantina, quindi le prove di un delitto. Nel corso dell'incursione aerea muore il giovane marito della sorella di Dogliani, Lucia. Gli sposi stavano venendo a Roma in viaggio di nozze. Nonostante il caos dovuto al bombardamento, e la scomparsa del "corpo del reato", il commissario Dogliani s'intestardisce ad indagare e punta i suoi sospetti sul convivente della vittima, un infermiere del Policlinico, tale Foresi, con precedenti penali e sospettato di essere un sovversivo. Le evidenze sono tutte contro di lui, che viene arrestato.
Dogliani scopre anche che la morta ha una sorella, Anna, giovane attrice di teatro. Anna ha un amante importante, Nardi, funzionario del ministero per la propaganda, che ostacola le indagini. Ma Dogliani ha altro ha cui pensare. Lucia, rimasta vedova, deve essere riportata in Piemonte a casa dei genitori.
In Piemonte, dove agisce come partigiano il fratello di Dogliani Ettore, Lucia si è indurita e dopo un violento scontro con tutti gli altri familiari, abbandona la casa e va ad arruolarsi come ausiliaria nell'esercito della Rsi. L’anziano padre prega Dogliani di correrle dietro, riprenderla e riportarla a casa.
Il tentativo di Dogliani di convincere Lucia a tornare a casa fallisce. La vede andar via su un camion, cantando insieme ad altre camicie nere.
Quando torna a casa, Dogliani scopre che è stata devastata ed i suoi genitori sono stati uccisi. L'odio montante tra le due parti in guerra non li ha risparmiati. Mentre li seppellisce, Dogliani viene raggiunto dal fratello Ettore.
Dogliani riprende a cercare Lucia. La vuole salvare a tutti i costi. La trova presso un distaccamento di camicie nere e tedeschi. Parla con lei, ma ogni tentativo per convincerla a mollare tutto e tornare a casa fallisce. Lucia ha fatto la sua scelta e vuole rispetto. Ama tutti i suoi famigliari ma vuole compiere il suo destino.
Mentre parla con Lucia, Dogliani vede arrivare Anna insieme alla bambina, la figlia di Costantina. Sono state prese dai tedeschi, mentre Anna faceva la staffetta partigiana. Dogliani, con l'aiuto di Lucia, riesce a far fuggire Anna e la bambina. Trovano rifugio in una baita di montagna, mentre i nazifascisti mettono a ferro e fuoco le campagne.
Nella baita Anna racconta la sua verità sulla morte di Costantina. Dice che c'è stata una violenta lite per motivi politici, in quanto Costantina, che lavorava per il Cln, sfruttava l'amicizia di Anna con Nardi per carpire informazioni utili alla resistenza.
Uccisa Anna, Costantina, approfittando della straordinaria somiglianza tra le due, si sostituisce ad Anna.
Siamo agli ultimi giorni di guerra. I partigiani scendono dalle montagne ed entrano nelle città. Fascisti e tedeschi si arrendono, tranne alcuni gruppi che resistono ad oltranza in cerca della "bella morte". Tra questi c'è anche Lucia che ha seguito un marò in cima ad un campanile da dove fa cecchinaggio contro la gente in strada. A snidare i cecchini c'è Ettore con i suoi uomini, ma viene colpito e muore tra le braccia di Dogliani appena arrivato.
Dogliani vede portar via Lucia a bordo di un camion. Sa che la portano a morire.
Nel disperato tentativo di salvarla, va a cercarla ovunque. Incontra perfino Foresi ed Anna, che gli danno una indicazione frammentaria. Quando arriva sul luogo indicato, non c'è più niente, solo le tracce di una fucilazione. Dogliani si convince che sua sorella Lucia è scomparsa in una delle tante fosse comuni.
Alla fine del viaggio nella memoria, Elisa, che a sua volta l'ha saputo dalla madre, dà indicazioni sul luogo dove è stata sepolta Lucia. Si tratta di una fossa comune divisa dal vero cimitero da un muretto. Muretto che Dogliani vorrebbe abbattere con le sue mani.

Sito Web: http://

Ambientazione: Roma / Piemonte

Libro sul film "Il Sangue dei Vinti":
"Il Sangue dei Vinti. Quello che Accadde in Italia dopo il 25 Aprile"
di Giampaolo Pansa, 380 pp, Sperling & Kupfer, collana Saggi, 2003
La cornice in cui si inserisce la ricostruzione dei tanti eventi ripercorsi nel volume vede Giampaolo Pansa confrontarsi con Livia, una brillante funzionaria della Biblioteca Nazionale di Firenze, che a suo tempo aveva svolto ricerche sui fatti sanguinosi dell'immediato dopoguerra. Assieme a lei, l'autore si avventura su un terreno minato, socchiudendo porte che ancora oggi molti vorrebbero tenere sbarrate: l'accusa di revisionismo è sempre in agguato per chi, pur condividendo le stesse posizioni dei vincitori, vuole scrivere tutta intera la storia. Pansa non se ne cura e indaga nelle pieghe di episodi e circostanze che videro migliaia di italiani vittime delle persecuzioni e delle vendette di partigiani e antifascisti.
prezzo di copertina: 17,00


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