Sinossi *:
Lo chiamavano “il Sindaco pescatore”, non a caso. Angelo Vassallo era un figlio del mare che aveva imparato ad affrontare la vita con lo stesso spirito, la stessa forza e la medesima abnegazione che sin da piccolo lo avevano guidato tra le bellezze, ma anche tra i mille pericoli celati tra le onde di quello specchio d’acqua del Cilento, che lo aveva visto nascere. Così, come un capitano di lungo corso, aveva deciso di vivere fino in fondo, con onestà e coraggio anche la sua avventura di primo cittadino nella sua Pollica. Un’esperienza che gli aveva permesso di mettere in pratica i suoi principi innovatori, rivoluzionari per quel territorio tormentato non solo dall’incuria, e di raggiungere tantissimi traguardi importanti per la sua terra e la sua gente. Parola d’ordine: legalità. Quello di Angelo Vassallo è un esempio di rettitudine e di grande senso dello Stato e il film “Il Sindaco pescatore”, che racconta la sua esperienza umana e politica sul territorio, celebra e ricorda quella “voce” che sette colpi di pistola, il 5 settembre di cinque anni fa, hanno voluto far tacere per sempre.

Cast

Interpreti:
Sergio Castellitto (Angelo Vassallo)
Anna Ferruzzo (Angelina Vassallo)
Renato Carpentieri (Gerardo Spira)
Andrea Di Maria (Antonio Junior)
Lavinia Guglielman (Giusy Vassallo)
Fabrizio Contri (Dario Vassallo)
Massimo De Matteo (Massimo Vassallo)
Antonio Pennarella (Claudio Vassallo)
Teresa Saponangelo (Carla)
Maurizio Marchetti (Don Marra)
Giorgio Parisi (Siani)
Gennaro Di Biase (Palmieri)
Alan De Luca (Cimarra)
Orlando Cinque (Eugenio)
Pasquale Russo (Alfonso)
Gennaro Cuomo (Rudy)
Emanuele Vicorito (Salvo)
Mario Santella (Antonio Senior)
Paolo Spezzaferri (Achille)
Pierluigi Cuomo (Carraduro)
Rosaria De Cicco (Maria)
Raffaele Esposito (Furro)
Vittorio Ciorcalo (Cosimo)
Nico Mucci (Arturo)
Salvatore Cantalupo (Cataldo)
Umberto Squitieri

TRAILER

NOTIZIE 'Il Sindaco Pescatore'

Libri


Libro sul film "":
"Il Sindaco Pescatore"
di Dario Vassallo, Nello Governato, 136 pp, Mondadori, collana Ingrandimenti, 2011
Il 5 settembre 2010 sette colpi di pistola a bruciapelo hanno posto fine alla vita di Angelo Vassallo, il primo cittadino di Pollica, in provincia di Salerno, conosciuto da tutti come il sindaco pescatore. È passato un intero anno, ma nella mente e nel cuore della sua famiglia - la vedova, i due figli e gli altri parenti - tutto è rimasto fermo a quella notte buia: chi ha ucciso Angelo?, chi sono i complici?, chi è il mandante? Soltanto il perché di questo delitto è evidente e non deve attendere i tempi lunghi dell'investigazione. Angelo Vassallo è stato ucciso perché era il simbolo della buona politica del Sud. La politica della legalità e dello sviluppo a costo zero per l'ambiente. La politica dell'ascolto e del darsi da fare per risolvere i problemi. La politica che piace alle persone oneste e dà fastidio ai potenti e ai farabutti. Per questo è stato ucciso. Grazie all'amministrazione Vassallo, oggi il comune di Pollica è il motore strategico di una zona che ha nel territorio il suo orizzonte economico: cinque vele da Legambiente per la qualità del mare, sede dell'Osservatorio della Dieta mediterranea con riconoscimento dell'Unesco, "cittàslow" per le prelibatezze enogastronomiche, un porticciolo accogliente e pieno di servizi. Angelo non c'è più, ma tutto continua secondo la sua impostazione. In questo libro il fratello Dario ripercorre la tragica vicenda del sindaco assassinato
prezzo di copertina: 17,00



Note:
Il film è liberamente ispirato al libro “Il Sindaco Pescatore” di Dario Vassallo e Nello Governato (edito da Mondadori).

La Storia
Il 5 settembre 2010 sette colpi di pistola pongono fine alla vita di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore. Circa dodici anni prima Angelo, ancora solo pescatore, nauseato dal degrado e dall’incuria in cui il suo paese ed il suo mare stavano sprofondando, aveva deciso di impegnarsi in prima persona. Studiando durante le lunghe notti passate in mare, sacrificando il poco tempo libero concesso da un lavoro massacrante, aveva deciso di candidarsi a sindaco. La sua semplicità, unita ad un carisma innato avevano convinto la gente di Pollica e di Acciaroli ad eleggerlo. Il
programma era semplice “per andare avanti bisognava tornare indietro”, cioè
recuperare i valori del passato, far tornare Acciaroli agli splendori di una volta. La
politica della legalità e del rispetto per l’ambiente.
La politica dell’ascolto e del darsi da fare per risolvere i problemi. La politica che
dà fastidio ai potenti e ai farabutti. In poco tempo il sindaco pescatore aveva
compiuto un vera e propria rivoluzione culturale, trasformando un villaggio
di pescatori in un paradiso per i circa ventimila turisti che lo frequentavano ogni
estate.
Purtroppo questo improvviso benessere, questa ricchezza repentina avevano
attirato ad Acciaroli anche gli speculatori, gli imprenditori collusi con la malavita, gli
spacciatori: la camorra. Angelo si schiera contro questi poteri in prima persona, spesso da solo. Per questo viene ucciso, lasciando nella disperazione sua moglie, i suoi figli, i fratelli, una comunità intera.

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