Sinossi *: Quando nella seconda metà di febbraio sono giunte a Milano le prime notizie che il Covid-19 avesse scelto proprio i dintorni della città per fare la propria comparsa in Europa, nessuno poteva immaginare quanto e come le nostre vite sarebbero velocemente cambiate. La nostra città era all’apice della sua proiezione internazionale, come una delle metropoli più vibranti d’Europa, capace di attrarre attenzione, investimenti e umanità dall’intero pianeta. Per questo sono stati in tanti a reagire come la psicologia di massa ci dice reagiscano le collettività minacciate da un potente fattore esterno: con la negazione dell’evidenza. Prima che venisse finalmente decretato lo stato di lockdown, MIR Cinematografica, in collaborazione con altre realtà milanesi quali MFF/ Milano Film Festival, AiR3 Associazione Italiana Registi, NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, Proxima Milano e Operà Music, hanno lanciato un invito a partecipare a un film collettivo, aperto a tutti i professionisti dell’audio-visivo impegnati su diversi livelli dell’industria cinematografica. 57 autori hanno risposto alla nostra chiamata inviandoci contenuti di osservazione, ma allo stesso tempo intimi e riflessivi a seconda delle proprie visioni artistiche e creative. L’idea alla base del documentario consiste nel creare un mosaico di sguardi, che non si limitano alla mera osservazione dell’emergenza; la sfida collettiva vuole andare oltre la superficie delle cose, offrendo delle letture personali di questa nuova realtà che si è chiamati ad affrontare e un nuovo significato agli eventi nel loro stesso divenire.